SANCHEZ, MI SENTO IN FAMIGLIA. NON SONO UN'ALTERNATIVA
Fonte: Dall'inviato Andrea Giannattasio
Nella tribuna stampa dello stadio Franchi è stato presentato Carlos Sanchez, il centrocampista viola in prestito dall'Aston Villa, che è stato introdotto dal direttore tecnico Carlos Freitas. Ecco le parole di presentazione del giocatore da parte del dt viola: "E' stato un pilastro nella crescita della Nazionale colombiana e è il prodotto esemplare del mercato viola, efficace e funzionale fatto per dare qualche alternativa pronta subito, come in questo caso, o in futuro, nel caso dei più giovani. La nostra società non spende cifre come per Higuain ma siamo stati in grado di portare giocatori di questa portata".
Ecco le parole di Sanchez: "Marcare Higuain e Dybala? Sono un giocatore incontrista, che deve contrastare l'avversario e non permettere loro di creare pericoli alla mia squadra e quando ho la palla devo far ripartire l'azione. Mi sento orgoglioso di essere in Italia. Sono venuto con la stessa idea di gioco alla Fiorentina, cioè di fermare i giocatori avversari in serie A come ho fatto con Messi e Neymar in Nazionale" .
Obiettivo? "L'obiettivo è integrarmi il più possibile alla squadra e avere chiare le ambizioni che ha la squadra e fare cosa mi chiede il tecnico, al massimo. E tutti vogliamo arrivare il più in alto possibile ma dove non posso dirlo ora. Cercheremo di impegnarci partita per partita arrivando magari anche al primo posto in classifica"
Partita con la Juve? "Ho giocato venti minuti contro il Valencia ed ho avuto buone impressioni perché la squadra e il mister hanno le idee molte chiare. Per sabato sappiamo che la Juve è una grande squadra con giocatori forti ma la Fiorentina deve concentrarsi su se stessa e capire come battere i bianconeri. E' una partita importante, lo sappiamo, ma contro tutte dobbiamo giocare per vincere, come per salvarci, e non solo contro la Juve"
Cosa le ha chiesto Sousa e il consiglio che le ha dato Cuadrado? "Il mister ha fatto ruotare tutti perché tutti siano importanti nel gioco. Cuadrado è come fosse mio fratello, lui mi ha parlato molto bene di Firenze ed stato determinante per la mia scelta"
Si sente alternativa o titolare? "Io mi sento parte della squadra e l'importante è non sentirsi alternativa ma parte integrante. Se vinciamo vinciamo tutti, se perdiamo perdiamo tutti, io la penso così e voglio che questo sia chiaro. Io sono molto felice di essere qui, è un'opportunità importante essere in una squadra come la Fiorentina"
Se si è ridotto l'ingaggio: "Io sono un giocatore, mi concetro su quello, ci sono persone che lavorano per me e parlare di queste cose non compete me. Non do importanza alla circostanza o ai soldi. L'importante è che io sia qui e che sia felice di esserci e che dia il massimo per crescere e far crescere la squadra".
Promesse? "Sono qui da una settimana e dal primo giorno mi sono trovato bene, Le amichevoli non contano come risultati ma mettere a punti gli automatismi. Quello che importante è fare bene in campionato perché la squadra ha lavorato bene e noi daremo il massimo"
Cosa l'ha colpita della squadra? "Il fatto di esseremi sentito subito importante con i giocaotri che sembrano una famiglia, tutti insieme. Parliamo, scherziamo e ci divertiemo a giocare a calcio. Questa squadra non ha nulla da invidiare agli altri club".