SARTONI E TANTURLI, Impossibile non odiarla..
E' come condensare le emozioni che regalano un colpo di tacco di Diego Armando Maradona, un acuto di Lisa Minelli, un sorpasso di Valentino Rossi, il primo bacio, un assolo di chitarra di Santana, il primo giorno di scuola, i cento metri di Usain Bolt. Fiorentina-Juventus è l'Emozione fatta partita, almeno in riva all'Arno. Sensazioni uniche, ricordi che affiorano, spesso dal sapore agrodolce, tutti d'un fiato, a tinte viola, bianco e nere, tutti in novanta minuti. “Bisogna batterla ma non odiarla”, dice della Juventus il patron gigliato Diego Della Valle. “Impossibile” rispondono in coro i due rappresentanti del tifo fiorentino, il Presidente del Collettivo Stefano Sartoni e quello dell'Atf Walter Tanturli.
“Bisogna fare entrambe le cose invece, anche se “odio” è una parola troppo grossa. Certo è che -specifica Tanturli- ritengo sia impossibile mettere da parte il rancore per i ladrocini degli ultimi anni”. Dello stesso parere è anche Sartoni. “Le ferite per ciò che è successo negli ultimi tempi sono sempre aperte in noi tifosi, che abbiamo vissuto da vicino gli anni dei furti. Bisogna crescere, è vero, abbiamo una grande società, ed è altrettanto vero, ma la rivalità resterà sempre”.
Fiorentina-Juventus cade proprio alla prima di campionato. Stesso fascino o è una partita “quasi” come le altre? “Le gare contro le grandi sono sempre importanti ma quella contro i bianconeri è La Partita – sottolinea Sartoni – visto che in tanti anni in cui ho seguito la Fiorentina, difficilmente ho provato le sensazioni del 2-3 di Torino”. Discorde è invece il parere di Tanturli. “E' sempre e comunque una partita che vale tre punti. Certo, ha un valore importantissimo a Firenze, ma la metto sul piano delle sfide con Inter e Roma per ciò che significa per il futuro della società in campionato ed in Europa. Prima era la partita più attesa della stagione -specifica il Presidente dell'Atf- anche per motivo d'orgoglio, ora invece è anche la prima del campionato e vincere sarà importante per portare a casa tre punti pesanti”.
Sono lontani, però, i tempi in cui la Fiesole si colorava di Firenze, con Santa Maria del Fiore, Ponte Vecchio, Palazzo Vecchio e tutti i capolavori fiorentini dipinti di viola su sfondo bianco. “Non ci sarà nessuna coreografia -ammette rammaricato Sartoni- perché ora se ne fai una devi dirlo, deve essere approvata ed alla fine tutti sanno in anticipo quale sarà. Il bello di una coreografia, in fondo, è anche l'effetto sorpresa..”
Lo spettacolo, stavolta, andrà in scena sul terreno di gioco. “Non voglio fare pronostici -specifica Tanturli- e se proprio non sarà una partita bellissima, l'importante sarà vincere”. E con questa Fiorentina, questo no, che non è “impossibile”.