SARTONI, Lo scioglimento del CAV era nell'aria
"Era una decisione nell'aria". Così Stefano Sartoni, presidente del CAV, a Lady Radio sullo scioglimento del Collettivo: "Piaccia o non piaccia il CAV è stato la storia della Curva Fiesole. Come in tutte le cose c'è un inizio e una fine. Ultimamente era sempre più oneroso essere presenti sempre e comunque. Ne abbiamo parlato sabato sera, e abbiamo capito che è meglio chiudere ora che siamo e restiamo il Collettivo Autonomo (e me lo hanno testimoniato anche testimonianze da parte di altri club di altre squadre), posto che la Fiorentina viene sempre prima di tutto. Il mondo del tifo è cambiato, e questo è innegabile. Prendersi una Curva sulle spalle non è facile, così come non è facile mettere d'accordo 12.000 persone".
"Abbiamo preso questa decisione a malincuore. L'unico sereno, forse, sono io, seppure veda molta tristezza a giro. Detto questo avevo già la sensazione che fosse l'ora di dire basta. C'è sempre stato grande rispetto nei confronti di coloro che hanno fatto parte del CAV e che oggi fanno parte del Parterre. Ci sono ragazzi che si muovono in un certo modo, con riunioni e striscioni, ma è anche vero che ultimamente ci siamo resi conto che non potevano lasciare un'eredità di questo tipo. Con tutto il rispetto per i giovani, non si poteva immaginare che il CAV divenisse un gruppo normale. Mihajlovic? Non so se c'è più o se ha qualche problema. Ieri, a Parma, nei cambi è mancato e non è la prima volta. ".
"Il gruppo del parterre è un movimento nato contro la tessera del tifoso. Un'iniziativa che ha fallito, certo, ma che soprattutto come sempre ha messo in mostra i diversi trattamenti vediamo nelle altre tifoserie. Detto questo, però, io la tessera l'ho fatta, perchè voglio seguire la Fiorentina, e il primo obiettivo dei tifosi resta quello di seguire la squadra. Tutti quelli che hanno creato questo movimento puntano soprattutto a contestare questa tessera. Ma se da qui nascerà un nuovo club, questa è una domanda da fare esclusivamente a loro. Che succederà adesso in Curva? Ancora ci sono gruppi storici come il Marasma, e non credo che chi verrà allo stadio verrà per stare zitto".
"A questo punto credo che la situazione la prenderanno in mano il Parterre o il Marasma, o il Gruppo Fiorenza. Il coro al quale sono più affezionato? Credo che il coro per Batistuta e per la sua corsa alla bandierina sia uno dei più cari. Quel che più conta è che dietro allo striscione del CAV sono nate grandi amicizie, sempre nel rispetto delle opinioni altrui. E sabato sera c'erano tutte le figure storiche del Collettivo. Qualcuno ha provato a rilanciare l'ipotesi di una nuova rinascita, ma sarebbe necessario poter tornare indietro nel tempo ed è impossibile".