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SCOSSA

di Tommaso Loreto

La delusione si è sentita. Forte. E nemmeno troppo sparpagliata, nel senso che il malumore generale sembra indirizzarsi in particolare su Paulo Sousa e su quell'atteggiamento della Fiorentina che non convince. Perchè poi, al di là dei risultati che a parità di avversario potrebbero persino essere buoni, è soprattutto per come sta in campo che questa squadra lascia un sapore amarognolo nella bocca dei tifosi. 

Borja Valero, nel dopo gara di Torino, ha confessato "se giochiamo così ci mangiano", ma come già detto e scritto nelle ultime 24 ore un approccio diverso alle partite solo i giocatori stessi e il tecnico possono darselo. L'ammissione di Borja, in altri termini, non lascia poi ampio spazio a giustificazioni, tanto più se quel grigiore che avvolge la manovra di questa squadra prosegue ininterrotto dal gennaio scorso. 

Serve la scossa, e serve in tempi brevi. Nei confronti della squadra, certo, ma anche di un tecnico che al di là delle tante parole non è più così convinto come nei suoi primi mesi fiorentini. Nell'estate in cui si doveva sanare una frattura nata dopo il mercato invernale la sensazione era che anche i rapporti interni potessero essere sanati per ritrovare sinergia e condivisione di obiettivi. Tutti aspetti che invece oggi il campo sta smentendo, restituendo l'immagine di una confusione interna che dal tecnico si è trasferita al gioco della squadra.