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SCRIVERE LA STORIA, MA SENZA PRESSIONI

di Giulio Incagli

7 giri, praticamente perfetti, che hanno regalato alla Fiorentina la vetta solitaria della classifica a più di 16 anni dall’ultima volta. Pit-stop. Tre giorni di riposo per ricaricare le pile e domani ricomincia il lavoro in vista del big match di domenica prossima contro il Napoli. Ranghi ovviamente ridotti per Paulo Sousa, che oltre agli 11 giocatori impegnati in giro per il mondo con le rispettive nazionali, dovrà fare a meno sia di Manuel Pasqual che di Gilberto, entrambi ancora ai box per infortunio e indisponibili per la sfida coi partenopei. Non certamente il modo migliore per approcciare ad una partita del genere.

In molti dicono che per misurare la febbre a questa Fiorentina, si debba aspettare il 25 ottobre, ovvero dopo aver visto le sfide contro Napoli e Roma. Sicuramente entrambe saranno un crocevia importante per la stagione della Fiorentina e molto ci diranno sul reale valore della rosa viola, ma gli uomini di Sousa hanno il grande vantaggio di giocare queste gare con minori pressioni rispetto agli avversari. Squadre costruite per vincere fin da subito (soprattutto la Roma), che hanno l’obbligo di battere la Fiorentina, perché gli investimenti fatti e le aspettative di inizio anno dicono che i viola hanno soltanto da guadagnare affrontando, con questa inaspettata e clamorosa situazione in classifica, due sfide del genere.

L’estasi derivata dal primato e dall’inizio perfetto della Fiorentina, si vede, si percepisce e si può toccare con mano semplicemente passeggiando per le strade di Firenze. Il tifoso viola sa abituarsi a certi risultati e non soffre assolutamente di vertigini, ma giocare gare di questo tipo, sapendo di poter scrivere la storia senza che nessuno lo imponga o lo richieda, rende tutto, se possibile, ancora più bello.