SE CI SEI... BATTI UN COLPO!
E con oggi sono 36 giorni, 864 ore, 51840 minuti che Andrea Della Valle tace sull'argomento Fiorentina. L'ennesimo tormentone? Forse... certamente nessuno ne sentiva il bisogno. Con oggi, infatti, si entra nella sesta settimana di silenzio, un mese abbondante di assenza fisica e verbale del "patron", dell'azionista di riferimento, del "vero" presidente della Fiorentina (non ce ne voglia Cognigni...) E non di un dirigente qualunque. Sei settimane nelle quali è stato preso e presentato un direttore sportivo, è stato preso e presentato un allenatore, dove tutti (nessuno escluso) hanno detto la loro sulla riconferma (o meno) di Jovetic. Di Andrea Della Valle invece... nessuna notizia. Giova ricordare come (secondo le dichiarazioni ufficiali) Andrea Della Valle sia colui che può spostare gli equilibri, decidere un aumento di capitale, ordinare un investimento atto a cambiare il mercato della Fiorentina. Non di meno è il solo che possa prendere la parola e dire: "Jovetic è incedibile" parola del presidente. Più o meno come fece Vittorio Cecchi Gori per Batistuta. Oppure dire... "Jovetic? Ha mal di pancia, e stiamo valutando di cederlo. I tifosi, però, stiano tranquilli: i soldi saranno tutti reinvestiti per costruire una Fiorentina più forte". Concetti che a qualcuno sembreranno ovvi, scontati, quasi inutili da ribadire (noi stessi li abbiamo già scritti qualche settimana fa), e invece sentiamo dire... "Perchè ADV dovrebbe parlare? Per questo c'è Pradè, è stato preso apposta. E poi ci sono Cognigni, Mencucci, Guerini, addirittura Macia... Che parlino loro, sono pagati per questo". E ancora... "E su Jovetic che deve dire? Gli ha prolungato il contratto fino al 2016, non basta?" Evidentemente no, rispondiamo noi, visto che lo stesso Pradè (deputato a parlare e rassicurare, sempre secondo qualcuno) non ha escluso la cessione del montenegrino, rimandando a dopo il colloquio chiarificatore la decisione finale.
QUALCOSA E' CAMBIATO - Decide tutto Andrea... secondo le dichiarazioni ufficiali. Ricorderete, infatti, come Diego (circa due anni fa) "investì" il fratello di ogni potere decisionale sulla Fiorentina, svincolandosi da ogni responsabilità e proclamandosi semplice tifoso. Ricorderete, però, anche le sue recenti esternazioni dalla Cina sull'inutilità di investire nel calcio, il suo "scappellotto" al fratellino accusato di farsi "prendere" troppo dal tifo, dalla passione. Andrea trattato quasi come un ragazzino incapace di controllare le proprie pulsioni, i propri istinti... Beh, è evidente che da allora qualcosa sia cambiato, ed ogni giorno che passa ne è una triste conferma. Da quel momento Andrea Della Valle è sparito, e sono andate vane le sue intenzioni di rivoluzione, di azzeramento, di "tabula rasa". Ricordiamo le sue ultime dichiarazioni in chiave viola risalenti al 13 maggio, poco prima di Fiorentina-Cagliari ultima di campionato, ricordiamo la fatidica data del 15 maggio ("Per quel giorno saprete tutto, tanto decico tutto io e molte decisioni sono state già prese" Andrea dixit) promessa e, ahimè, disattesa. Non scomoderemo di certo "Chi l'ha visto" (anzi rassicuriamo la famiglia sulla buona salute di Andrea), ma sempre di più i tifosi viola avrebbero bisogno di sentire la voce del (presunto) padrone, di avere una dichiarazione rassicurante, che li protegga, che li tuteli. Al di là di nomine, contratti, mezze frasi, false ammissioni. A meno che dall'alto dei cieli (leggi: Diego) l'ordine non sia di smobilitazione, ridimensionamento propedeutico alla cessione, e per questo Andrea sia stato messo a tacere.
UN SILENZIO ASSORDANTE - Per questo diciamo: "Andrea, se ci sei (come le settimane di assenza) batti un colpo". Che può essere un colpo alle speranze di chi vuol mettere le mani su Jovetic, un colpo di mercato, un colpo sull'affare Mercafir (anche lì, silenzio totale...) un colpo di genio che risollevi le speranze viola. Il silenzio di ADV è talmente assordante da coprire tutto il resto. E a chi ci accusa di farne un tormentone, un inutile stillicidio, rispondiamo che il ritorno di Andrea è addirittura più importante della riconferma di Jovetic. Più chiaro di così...