SE NON ORA, QUANDO?
Schiena dritta e petto in fuori. Il tecnico viola ha deciso di fare la voce grossa per permettere ai suoi messaggi di arrivare nelle giuste stanze. Avranno sicuramente rimbombato oggi pomeriggio quelle di viale Manfredo Fanti e non solo. Chissà che il suo “grido” non sia giunto fino alle Marche e abbia invocato la presenza, prevista per domani, proprio di Andrea Della Valle (LEGGI QUI). Interessante poi, sarebbe anche capire come abbiano preso ai “piani alti” della Lega Calcio le sue esternazioni sui controlli antidoping (LEGGI QUI) e sul calendario dei viola (unica delle 4 squadre in lizza per il titolo di Campione d’Inverno a scendere in campo di sabato) (LEGGI QUI). Non le manda a dire, Paulo Sousa. Schietto, diretto, dalle omelette di inizio stagione, passando per le frasi sull’affare Savic-Suarez, fino ad arrivare a oggi.
“Ci sono colleghi che si lamentano perché hanno poche risorse…” ha dichiarato a più riprese oggi in sala stampa. Il riferimento è chiaro e preciso. Probabilmente non ci dorme la notte, Paulo Sousa, pensando a quel Roberto Mancini che non è soddisfatto della rosa, selezionata e voluta totalmente da lui, e che invoca investimenti per la finestra di gennaio. Il portoghese si è erto a portavoce del pensiero di migliaia di tifosi viola: se non ora, quando? Ritiene di aver bisogno di alternative di qualità e non perde occasione per ribadirlo. Dalle critiche velate siamo ben presto passati a veri e propri messaggi lanciati alla società, che non lasciano troppo spazio a interpretazioni. Educato, posato ma estramamente intelligente. Sousa il messaggio lo ha mandato, a modo suo, è chiaro, ma adesso per forza di cose la palla passa in mano alla società.