SE NON ORA, QUANDO?
Che Rocco Commisso abbia comprato la Fiorentina per costruire qualcosa di importante lo si è capito fin da subito. Tanto dalle intenzioni, le parole in difesa del club, i propositi, quanto dai fatti. Come la realizzazione, già in atto, del nuovo centro sportivo gigliato e il progetto, malgrado gli ostacoli non tramontato, relativo al nuovo stadio. Perché per crescere serve investire, come ha sempre ribadito il numero uno della Mediacom. E, paradossalmente, il dramma del coronavirus potrebbe fornire un assist importante in tal senso. Per far fronte alle beghe finanziarie che inevitabilmente accompagneranno il post epidemia, la UEFA ha infatti deliberato l'allentamento delle briglie al fair play finanziario per il bilancio 2020/21, misura che permetterà ai club di fare deficit e, quindi, spendere più di quanto fatturano.
Fermo restando che le spese dovranno comunque essere riequilibrate nei due anni successivi, in quanto non varierà la regola secondo cui al termine di un triennio il passivo non può superare i 30 milioni di euro, tutto ciò sta a significare che finalmente Rocco Commisso potrà attingere al proprio patrimonio per procedere con quegli investimenti che ha sempre definito necessari per l'incremento del fatturato e lo sviluppo del club. Un'occasione imperdibile per confermare le rinnovate ambizioni della Fiorentina, dopo una sessione di calciomercato invernale già caratterizzata da acquisti dispendiosi e considerevoli. "O faccio, o vado. E io sono qui per investire...", le parole pronunciate dal tycoon nell'intervista pubblicata proprio questa mattina dal Corriere dello Sport - Stadio. Dunque - si chiedono i tifosi - se non ora, quando?