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SEGNALI

di Tommaso Loreto
Pietro Lazzerini

Segnali dal ritiro. Mentre su Moena si abbatte l'acquazzone tanto temuto quanto preannunciato, cominciano ad arrivare anche i primi tifosi giunti direttamente da Firenze. E se non è il caso di parlare di contestazione visto il numero esiguo, di certo la goliardia la fa da padrona, con il naso rosso di DDV, quello lungo stile "Pinocchio" di Cognigni e le "palle Cuadrade" dettate dal mercato. Eppure, osservando proprio gli sviluppi del lavoro dell'accoppiata Pradè-Macia, qualcosa potrebbe finalmente smuoversi.

Per Viviano martedì potrebbe essere il famigerato "Giorno buono", con Palermo e Inter intenzionate ad aiutare ulteriormente i viola per realizzare il sogno del portiere fiesolano. Nel frattempo la Fiorentina si avvicina sensibilmente a Poli. Il centrocampista della Sampdoria, reduce da un'esperienza non esaltante in nerazzurro, potrebbe finire a Firenze in comproprietà, o direttamente in prestito. Per il momento sono tutti pronti a smentire che la trattativa per il centrocampista sia legata a quella per Jovetic, ma nel mercato spesso le verità vengono tenute ben nascoste.

Perchè nel frattempo JoJo non ha gradito moltissimo il declassamento di capitano a favore di Pasqual, e a giudicare dalla scelta di Montella, i segnali che il montenegrino sta inviando non devono essere incoraggianti. In altri termini, se Jovetic avesse rassicurato tutti (tecnico incluso) di voler rimanere in viola, probabilmente, Montella non avrebbe parlato tra le righe di un momento delicato, tantomeno gli avrebbe tolto la fascia da capitano. Tra l'altro, proprio oggi, JoJo ha regalato un pallone ai tifosi ricevendo in cambio qualche coro (LEGGI QUI), ma è anche forse l'unico momento di questo ritiro in cui il montenegrino è andato incontro ai suoi tifosi. 

Servirà, allora, come minimo far passare il weekend (fosse solo per capire se Cuadrado arriverà a Moena da solo, o se in compagnia di Viviano e Della Rocca) per capire meglio i futuri sviluppi del mercato. Nel frattempo Montella lavora e aspetta. La sua preoccupazione per una squadra ancora fondamentalmente da costruire (preoccupazione che lui stesso ha confermato in sala stampa, e che si percepisce nello staff gigliato, anche nelle passeggiate in pese) è la stessa di un'intera tifoseria. Che, per inciso, non può far altro che pazientare, magari buttandola sul ridere a dispetto del freddo e della pioggia piombata su Moena. E' proprio vero del resto....menomale che i tifosi hanno "le palle Cuadrade".