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SEGNALI

di Dimitri Conti

Oltre che dell'adrenalinica rimonta in casa del Genoa, che non può non aver ricordato almeno per un istante quella targata Mutu dell'era Prandelli, il fine settimana appena trascorso è stato anche quello dei segnali, o presunti tali, lanciati dal centrocampista viola Milan Badelj, sul futuro del quale sta pendendo una situazione di assoluta incertezza. 

Tornato disponibile già nella gara di settimana scorsa contro il Napoli - e lì si è decisamente sentito il peso della sua presenza in campo - il croato è stato della partita anche al Ferraris, dove è rimasto sul rettangolo verde per poco più di un'ora, nuovamente su buoni livelli. Anche se, inutile girarci intorno, in questo momento gli umori e le proiezioni future della città e dei tifosi sono tutte orientate a capire se dalla prossima stagione Badelj sarà ancora un giocatore della Fiorentina o meno.

"Da quello che dice ha la volontà di rimanere, ma poi le trattative non dipendono da me", ha tagliato corto Pioli nella conferenza stampa che introduceva la sfida di ieri col Genoa. Parole che esprimono una volontà decisa, non appellabile, ma che confermano altresì la grande incertezza di fondo che regna. Chissà invece cosa si saranno detti il mister e Badelj, inquadrati dalle telecamere delle tv dopo un abbraccio, al quale l'allenatore viola ha fatto seguire alcune parole all'orecchio del croato. Il contenuto di quella chiacchierata ancora non è noto, ma l'augurio che muove gli animi del popolo gigliato è che fosse un qualcosa tipo: "Hai visto? Forse ci andiamo in Europa". Battute a parte, qualche segnale da parte di Badelj parrebbe essere arrivato. Anche se, come insegnava un vecchio maestro del pallone quale il Trap, non dire gatto se non ce l'hai nel sacco.