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SEGNALI DA MALTA

di Tommaso Loreto

Due indicazioni preziose dalle quali ripartire: l’opportunità di rilanciare Norgaard davanti alla difesa, con conseguente avanzamento di qualche metro di Veretout, e l’inclinazione al gol di Luis Muriel. Dal ritiro maltese i viola rientrano con due opzioni aggiuntive da giocarsi nel girone di ritorno, per una Fiorentina che spera - e deve - cambiare passo. Del resto Pioli ha potuto testare una condizione fisica più che buona da parte dei suoi giocatori che hanno lavorato con grande intensità negli allenamenti di questi giorni. E se per qualcuno i problemi non sembrano del tutto superati (leggere alla voce Simeone e Pjaca) le sensazioni offerte dal centrocampista danese e dall’attaccante colombiano sono comunque stimolanti. 

Inevitabile sottolineare l’importanza dell’inserimento di Muriel, che ha immediatamente rotto il ghiaccio con la tripletta di ieri sera. Certamente il valore degli avversari resta indicativo, ma è innegabile che Muriel abbia confermato quella facilità al tiro che lo ha reso un giocatore importante da Lecce in poi. Al di là del rigore, e del terzo gol arrivato con un preciso diagonale, è soprattutto il destro a fil di palo che ha stuzzicato le fantasie dei tifosi. Tecnica e rapidità di esecuzione, che dovranno essere testate con ben altri avversari, ma che al tempo stesso restano patrimonio non indifferente. 

Non è dato sapere se poi, davvero, Norgaard potrà dare continuità alle sue prestazioni da centrale, eppure le prove di Malta hanno confermato una crescita del danese che potrebbe tornare utile. Almeno quanto un ritrovato Veretout nella posizione da mezzala, quella in cui al suo dinamismo può abbinare anche l’opportunità della verticalizzazione o direttamente del tiro a rete. Intanto la squadra viola oggi chiuderà il ritiro maltese con un risveglio muscolare e la successiva partenza per Firenze. Archiviata la presentazione di Luis Muriel, fissata per venerdì, sarà solo e soltanto la Coppa Italia a prendersi le attenzioni della Fiorentina. Non potrebbe essere altrimenti visto che a Torino sarà gara secca da non fallire.