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SEGNALI, La Viola tra presente e futuro

di Marco Gori

Non sono certo quelli del traghetto che porta in Sardegna, pieno fino all’inverosimile di tifosi viola 28 anni e 11 mesi fa in quello che fu un vero e proprio viaggio della speranza, desolatamente vuoto, turisti a parte, in occasione di una delle tante sfide prive di significato che ci aspettano in questo finale di stagione. Sono forse quelli di Pietro Lo Monaco, che, attraverso le pagine di Tuttosport, mette all’asta alcuni dei gioielli del Catania, giocatori che, guarda caso, vengono da tempo accostati alla Fiorentina. Sono forse quelli di Pantaleo Corvino, che pare decisamente galvanizzato dopo aver rivelato di essere in procinto di legarsi praticamente a vita al club gigliato. O forse quelli di Andrea Della Valle, che torna a impegnarsi attivamente in qualcosa che ha a che fare, seppur indirettamente, con la Fiorentina. O forse è semplicemente qualcosa che nasce dalle nostre menti, impegnate nella ricerca di elementi a cui aggrapparsi per dare un senso a quello che da tempo stiamo vivendo. Purtroppo non siamo tifosi, abbiamo un lavoro da portare avanti, e non possiamo ignorare che tra due giorni la Fiorentina sarà impegnata a Cagliari. Sarebbe molto più interessante ed anche più facile dedicarci ad altri argomenti, come il mercato. Che, se anche non promette niente di che, rappresenta sempre un motivo di speranza quando si sta per concludere una stagione che di soddisfazioni ne ha regalate ben poche. Ed è tra presente e futuro che i giocatori viola scenderanno in campo al Sant’Elia: chi per dimostrare di meritarsi la promozione in prima squadra, chi per guadagnarsi una riconferma, chi per mettersi in mostra agli occhi di eventuali acquirenti. Ammesso che ne abbia ancora il bisogno e la voglia. Ci sarebbe anche un allenatore che dovrebbe voler dimostrare qualcosa, ma questo pare un discorso chiuso. E’ con questo bagaglio di situazioni che la squadra di Mihajlovic si appresta ad affrontare la 34ma giornata del campionato di Serie A. Squadra alla quale ci sentiamo di chiedere solo una cosa: dignità.