SEGNI DEL DESTINO
I segni del destino a volte non vanno sottovalutati. E quelli della gara contro il Brescia al Franchi sono stati eloquenti. Ci sarà sicuramente tempo e modo per analizzare tutte le pecche di una domenica da incubo, cancellate in un finale pazzo. Ma vincere come è successo alla Fiorentina non può non essere un segnale di quelli che fanno pensare. Una rimonta che ha il sapore della goduria. Ed ecco perchè, ancora a caldo, per il momento preferiamo rivedere la gara di oggi. Non succedeva da troppo tempo che la Viola riuscisse a vincere in un modo così emozionante. Una partita che può regalare agli uomini di Mihajlovic un’altra stagione. Tre punti salvavita, dal baratro di fine primo tempo all’estasi di fine gara. Un passaggio breve, ma quanto mai importante per una squadra con l’acqua alla gola. I tifosi che durante i primi 45 minuti intonavano cori contro tutto e tutti e che dopo il triplice fischio finale hanno visto svanire tanti fantasmi.
Tornando al destino, chi mai avrebbe detto che togliere Montolivo sarebbe stata una mossa giusta o che mettere Ljajic al posto di Donadel avrebbe avuto effetti così devastanti? E poi quel Santana che sta tornando su livelli decisamente alti. Certo, i problemi rimangono e le cose da migliorare sono tante, ma vittorie come quella sul Brescia possono veramente dare nuova linfa all’annata dei gigliati. C’è poi quella coesione, quel legame nel gruppo che tutti hanno potuto vedere. Montolivo che scatta dalla panchina per andare ad abbracciare Santana dopo il gol del 2-2. Ljajic che salta addosso a Mihajlovic dopo il gol vittoria e tutta la squadra che si stringe intorno al proprio allenatore in una montagna umana.
Insomma chi aveva dubbi di scollamento dello spogliatoio può tranquillamente ricredersi. Con i problemi di questo periodo la cosa non è altro che sicurezza in più per tutta Firenze. Non che tutto si sia risolto in casa Fiorentina ma almeno l’affanno può essere messo temporaneamente da parte. Il calcio è strano e a volte giornate come quelle vissute di fronte al Brescia producono alchimie dagli effetti duraturi. C’ è stato anche il primo gol su azione di Ljajic con conseguente cena a spese di Mihajlovic, non ce ne voglia il mister, ma speriamo ne paghi tante!!!
Resta, adesso, un mercato che può far fare alla Fiorentina un netto salto di qualità. Toccherà a Corvino e alla società completare l’organico di Mihajlovic e permettere a quelle famose alchimie di non dissolversi troppo presto. I nomi che girano intorno alla Fiorentina non sono da eccitazione pura, ma pur sempre di buon livello. Restano tanti giorni alla fine del mercato e tre nomi (Neto-Behrami-Miller ndc) sembrano già indossare la casacca viola, anche se conoscendo Corvino il colpo a sorpresa è sempre dietro l’angolo. Le sensazioni sono quelle di una campagna acquisti che non si chiuderà con solo tre volti nuovi. Senza dimenticare di mettere una firma sui rinnovi di Santana e Donadel.