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SELFIE, SORRISI E GRAZIE ASSAI: LA GIORNATA SVIZZERA DI COMMISSO

di Pietro Lazzerini

"Grazie di essere venuti fin qui!". Rocco Commisso ha ripetuto questa frase decine di volte nelle scorse ore, una volta per ogni tifoso incrociato a Basilea. Il presidente della Fiorentina è stato in giro per il centro cittadino il più a lungo possibile, proprio con l'intento di parlare con i "suoi" tifosi e lo ha fatto anche con una punta di scaramanzia, quella che contraddistingue un po' tutti gli italiani. 

Un modo per stare in mezzo alla gente, sentire l'affetto di coloro che hanno fatto centinaia di chilometri per stare accanto alla squadra nella partita più importante degli ultimi anni. Commisso sente questo appuntamento come lo sentono tutti coloro che amano la Fiorentina e non fa niente per nasconderlo. Sorrisi, battute, una gran voglia di far parte della collettività colorata di viola a poche ore da una partita che può trasformare una buona stagione in una stagione indimenticabile. 

Come sempre, non ha mezze misure il presidente. Una passione per la propria gente che ormai è sempre più rara da riscontrare tra i proprietari di una squadra di calcio. La veracità con cui spesso alza i toni davanti a un microfono è la stessa che lo spinge a vivere ogni incontro con i tifosi quasi come fossero amici da sempre. E tra un "Facciamoci un selfie che porta bene" e una battuta sorridente sui soliti temi caldi quali stadio e Viola Park, la giornata di Commisso terminerà prima negli spogliatoi per l'ultima arringa ai suoi uomini e poi via sugli spalti per soffrire insieme a tutto il popolo fiorentino. Una giornata dalle emozioni forti, che tutti si augurino che possa diventare storica.