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SEMPRE IO IL PRIMO! SAPONARA E QUELLA VOGLIA DI ESSERCI

di Dimitri Conti

Minuto settantaquattro di Fiorentina-Napoli. I viola stanno dando forma ai peggiori incubi partenopei e stanno conducendo 2-0 con l'uomo in più. Mister Pioli decide che è tempo di operare la seconda sostituzione e chiama fuori Ricky Saponara. L'ex fantasista di quell'Empoli appena tornato in A scioglie tutta la carica nervosa accumulata dall'aver giocato una partita comunque discreta ma infastidita dal morso continuo di un ineusaribile Allan, e non le manda certamente a dire al suo tecnico. Veretout cerca di placare gli animi, ma anche lui si prende l'invito a farsi un giro chissà dove. Precisa invece la lamentela rivolta al suo allenatore: "Sempre io primo a uscire eh, sempre io", sbotta Saponara.

Il fatto che in realtà Saponara poi fosse stato stavolta il secondo ad essere sostituito, dato che dopo poco più di un'ora Laurini era stato rimpiazzato da Gaspar, non può che strappare un sorriso e spiegare la carica vissuta dal trequartista gigliato, ancora alla ricerca del primo gol stagionale in A, a corollario di una serie di ottime prestazioni. Saponara ha semplicemente voglia di esserci - non è per Eysseric, incastrando giochi di parole - in questo quasi insensato e difficilissimo tentatissimo di rincorsa europea. Interrogato sul tema in sala stampa, Pioli, che dalla sua non ha mai mancato di stargli vicino e stimolarlo soprattutto nei periodi più difficili, ha bacchettato il suo trequartista: "Lui ce l'aveva con me e io con lui. Nel calcio funziona così, bisogna accettare i cambi e per me quella era la scelta giusta da fare". Chiaro, no?