SENTENZA DEFINITIVA
Il tanto atteso incontro tra la Fiorentina e l'entourage di Adem Ljajic, composto dal padre e dai due procuratori Ramadani e Furtula, è stato rinviato a dopo le due amichevoli contro il Villareal e lo Sporting Lisbona. Un rinvio da leggere non come blocco o stallo delle trattative, bensì come periodo utile per riflettere sul dà farsi. Il talento serbo si trova ad un bivio, una decisione talmente importante che ha chiamato il padre Samir per non sbagliare e prendere la strada più giusta per la sua giovane carriera. Da una parte, la permanenza a Firenze, in un ambiente carico ed in crescita con un allenatore che lo stima e che potrebbe utilizzarlo spesso e volentieri in una stagione che si preannuncia quanto meno elettrizzante; dall'altra la possibilità di andare a guadagnare di più, non al Milan, opzione in questo momento molto lontana visti i rapporti tra le società ormai tesi come quelli con la Juve, ma magari in una società di Premier, per cambiare aria e provare a trasformarsi in campione.
Il dubbio nel cuore del giocatore è quanto mai forte e di difficile interpretazione. Con la possibilità di vestire la maglia rossonera che si è affievolita fino a rasentare lo zero, adesso potrebbe essere lo stesso Adem a spingere anche nei confronti dei propri procuratori e del padre per rimanere a Firenze con l'idea magari di partire tra dodici mesi con una stagione in più sulle spalle. Si dice che sarà proprio Samir ad avere l'ultima parola sulla trattativa, ma è chiaro che la volontà di Ljajic sarà al centro delle prossime decisioni. Il rischio di rimanere un anno fermo non piace a nessuno, sopratutto al giocatore. Una condizione che quindi favorisce la Fiorentina, spalleggiata sopratutto da Fali Ramadani che ha colto l'importanza di una permanenza in viola e che, al contrario di quanto fatto da Furtula nelle ultime settimane, non ha ancora parlato ufficialmente con nessuno, coltivando la speranza di trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.
Adesso il conto alla rovescia può essere fissato: entro Ferragosto verrà presa una decisione definitiva. Con la volontà di entrambe le parti, il rinnovo potrebbe arrivare in men che non si dica. Al contrario, se dal giocatore arriverà un nuovo strappo con la speranza di una riapertura magari in chiave Milan, la Fiorentina risponderà con fermezza, lasciando ai margini il giocatore ribadendo quella forza che ha costretto Jovetic ad abbandonare il sogno juventino per vestire la maglia del City.