SENZA FRETTA
Non è dato sapere se e quando Borja Valero vorrà salutare i tifosi della Fiorentina. E se vorrà riservare loro qualche parola più morbida, magari ricordandosi di quando sono venuti sotto casa sua per salutarlo. Intanto, però, è stato ulteriormente chiarito il motivo dello strappo. Un rapporto con Pantaleo Corvino evidentemente mai decollato, e probabilmente anche la stessa opportunità di un nuovo contratto all'Inter più importante.
Storie di un calcio che ormai non stupisce più, e di un'atmosfera viola che resta divisa tra chi concede fiducia al dg nella sua rivoluzione e chi gli imputa, al contrario, di non aver gestito adeguatamente la vicenda Borja Valero. Sullo sfondo un mercato in fase di stallo per le uscite di Kalinic e Bernardeschi (ma nel caso del numero 10 l'attesa potrebbe essere più breve rispetto all'attaccante croato sul quale è da registrare l'opera di convincimento di Pioli) e in attesa di annunci per quanto riguarda Eysseric e Zehknini.
Il francese e il norvegese dovrebbero arrivare per incrementare le disponibilità sulle corsie esterne, in attesa che gli stessi Chiesa e Saponara possano cominciare la propria preparazione. Una volta partito Bernardeschi la caccia grossa, il nome di spessore, sarà ricercato proprio in quel ruolo, con l'ulteriore presenza di Hagi che verrà valutata nel corso del ritiro di Moena.
In mezzo al campo, intanto, Corvino valuta più profili, l'ultimo in ordine cronologico quello dell'olandese De Roon, consapevole che presto potrebbe partire Badelj considerato dal Milan l'alternativa a Biglia. Lavori necessariamente in corso, non potrebbe essere altrimenti, con poche certezze ma una sensazione sempre più forte: per i 40 milioni più bonus della Juve per Bernardeschi vale la pena non farsi prendere da quella cattiva consigliera che è la fretta.