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SENZA PAURA

di Dimitri Conti

Il monito è chiaro, ed è stato lanciato in maniera bipartisan da Sousa e Tatarusanu: scendere in campo senza paura. Con rispetto per il Qarabag, quello sì, come evidenziato soprattutto dal tecnico lusitano, ma senza aver alcun timore reverenziale. In tal senso sono arrivate decise le parole dell'estremo difensore rumeno, che in sede di conferenza stampa ha ribadito come la compagine viola non possa "avere paura, anche se non sarà facile", aggiungendo poi il cosiddetto carico da novanta: "Noi iniziamo ogni partita per vincerla, e sarà così anche domani". Ci sarà da attendersi una Fiorentina sul piede di guerra, almeno stando alle dichiarazioni della vigilia. O meglio, sarà necessaria una Fiorentina dal fare bellicoso. Sì, perché il Qarabag è arrabbiato, oltre ad avere sete di vendetta. La squadra azera, infatti, oltre a dover vendicare il pesante ko rimediato all'andata sul terreno di gioco del Franchi, ha anche un altro boccone rimasto indigesto. Un boccone cucinato dalla stessa Fiorentina.

Le possibilità di qualificazione della squadra guidata da mister Gurbanov sono state pesantemente intaccate dall'inaspettata sconfitta interna della Fiorentina contro il PAOK nella scorsa giornata di Europa League, e ciò può rappresentare una spinta emotiva ulteriore per gli azeri. Anche la conferenza stampa di oggi, in tal senso, ha evidenziato un certo malumore nell'ambiente vicino al Qarabag, che pare non aver preso bene (ed è un eufemismo) la caduta interna dei gigliati contro i greci, con domande che riportavano quasi ad una 'teoria del complotto'. Insomma, ripensando anche ai primi 20' della sfida d'andata, nei quali un coriaceo Qarabag ha messo notevolmente in difficoltà i viola, servirà una Fiorentina vestita da guerra e senza paura, per sfidare il grande freddo previsto e la furia azera. La ricetta l'ha già preparata Sousa: "Soffrono l'intensità, come si è visto contro lo Slovan Liberec, e dobbiamo puntare su questo per creare le possibilità di vittoria". Più chiaro di così...