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SERATA DA FENOMENI. I GIOCATORI FORTI FANNO LA DIFFERENZA

di Sonia Anichini

Non vi pare pazzesco augurarsi che l’arbitro desse ancora un rigore al Milan, ieri sera, sicuri e spavaldi nel sapere che in porta abbiamo “un mostro”? Mamma mia che forza De Gea, che sicurezza questo portiere che sta dando tanto alla Fiorentina sia per le parate sia per la consapevolezza che infonde nei suoi compagni che sanno di avere un muro lì dietro. Una partita da record con tre rigori assegnati e tre rigori parati, due dal portierone viola e uno da Maignan. Sulla parata del milanista c’è da considerare che Kean ha calciato la palla in modo fiacco e centrale e, visto quanto successo, forse è il caso di investire Gudmundsson del ruolo di rigorista ufficiale. Con questo non voglio assolutamente togliere i meriti che il nostro attaccante ha avuto anche ieri perché fa un gran lavoro, è una “bestia” con una forza fisica micidiale tanto che al 93’ ha ancora la forza di tirare una pallonata che fra poco non spezza la traversa che ha colpito.

Finalmente una partita viva, una partita che ci ha tenuti in tensione per tutta la durata e che la Fiorentina ha meritatamente vinto e vinto da squadra, cosa che ancora pareva lontano dall’esserlo. Personalmente ero molto preoccupata per l’incontro col Milan perché quanto visto nelle precedenti giornate, e pure in Conference, non faceva stare troppo tranquilli. Non voglio illudermi che i problemi siano completamente superati, troppe volte ci siamo illusi e poi rimasti male, ma mi piace credere che si possa cominciare a vedere più spesso qualcosa di bello come quello che ieri sera abbiamo visto al Franchi.

Si comincia a delineare una ossatura della squadra che vede come punte di diamante proprio la punta, cercata e agognata da tempo, quel Kean che al momento sta smantellando tutti i dubbi che avevamo (io compresa) sulla sua tenuta emotiva, sulla sua volontà di calarsi nella realtà viola; si va poi proprio nella parte opposta del campo dove De Gea è una sicurezza così naturale che quasi non si può credere che giochi per noi. L’ultimo portiere che mi entusiasmava come l’attuale era Frey, quindi di tempo n’è passato tanto.

Poi è inevitabile applaudire Gudmundsson che ha segnato il gol della vittoria viola onorando la maglia numero 10 che porta davanti al Fenomeno, quel Mutu che dalla tribuna ha tifato per i nostri colori evocando, in me senza dubbio, un sacco di ricordi …fenomenali come lui era. Mi è piaciuto molto anche Adli sia per il gol che ha fatto, veramente bello e il secondo dopo quello in Conference di pochi giorni fa, e poco importa se lui non ha festeggiato lo abbiamo fatto noi e i suoi compagni, ma apprezzo anche come sta in campo e il contributo che dà alla squadra. Ieri è andata bene anche la difesa anche se mi piange il cuore a vedere Gosens così indietro a fare il terzino, come mi aspetto ancora di più da Colpani.

Ma non voglio soffermarmi oltre sui singoli anche se alcuni di loro sono stati più che determinati e fanno capire come i buoni calciatori facciano la differenza, ma va anche detto che la Fiorentina ieri è parsa più gruppo di sempre, è scesa in campo con l’atteggiamento giusto e con la grinta per non mollare fino alla fine. Mi auguro che la Fiorentina sia quella che ha battuto il Milan e non quella delle gare precedenti, mi auguro che Palladino sfrutti la nuova pausa per le nazionali per lavorare bene coi suoi ragazzi e rendere il suo cammino, e quello della Viola, più costante.

La Signora in viola