SERATA PAZZA (E AMARA)
In primis i numeri: sette gol, due espulsi in campo e uno in panchina (Simone Inzaghi), due rigori, uno concesso e uno revocato. E poi ancora un gol annullato a Simeone e una valanga di discussioni per le scelte dell'arbitro Damato e della sua terna. Non può che partire dall'elenco infinito di eventi che hanno contraddistinto la vittoria laziale, la lettura del 3-4 del Franchi. "E' stata la serata degli errori, nostri e non solo..." ha commentato Pioli a fine gara, ed è dannatamente difficile dargli torto.
Se il primo quarto d'ora ha completamente cambiato volto alla sfida è infatti colpa del clamoroso errore di Sportiello ma anche di un arbitraggio, quello di Damato, che raramente ha convinto. Al di là del rosso per Murgia, che pare severo, su Felipe Luiz sembra assolutamente mancare il secondo giallo, ma sono svariate le situazioni in cui tra richiami al VAR e scelte discutibili Damato ha perso il controllo del match. Lo stesso gol di Simeone, a inizio ripresa, è da vedere a ripetizione alla moviola.
Dal canto suo una Fiorentina trascinata da un mostruoso Veretout ha pagato dazio in una serata negativa per la difesa ma più in particolare per i portieri. Anche perchè se Sportiello ha salutato tutti dopo nemmeno dieci minuti, non è andata meglio a Dragowski. Senza voler colpevolizzare il giovane portiere polacco, il cui ruolo da secondo certamente non lo aiuta, non si possono ignorare le sue incertezze su almeno tre dei quattro gol laziali.
Nel mezzo ci sono ovviamente 90 minuti agonisticamente tiratissimi, nervosi, nei quali se Veretout e Dabo hanno tutto sommato retto non ha funzionato troppo nemmeno l'attacco, con Gil Dias ancora impalpabile e poco concreto e con Simeone più vicino alla gara con la Spal che non alle precedenti tre. A peggiorare il quadro non solo le squalifiche che terrano fuori Sportiello e Pezzella col Sassuolo, ma anche le vittorie di Atalanta e Sampdoria che cambiano - in peggio - la classifica dei viola ora scivolati al nono posto. Al termine di una partita pazza e amara c'è veramente poco di positivo per gli uomini di Stefano Pioli.