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SERRA A FV, Chiesa ha dubbi. Il calcio femminile...

di Sonia Anichini

Katia Serra è una ex calciatrice plurititolata (1 scudetto, 3 Coppa Italia e 1 Supercoppa) e la sua competenza l’ha portata a diventare commentatrice tv e voce tecnica del Mondiale di calcio femminile. Firenzeviola.it l'ha interpellata in esclusiva per fare un bilancio sul 2019 appena concluso e per capire cosa migliorare nel 2020:

Vista la sua carriera, come considera la situazione del movimento calcistico femminile?
“Si chiude un anno che è stato fondamentale, finalmente. Il Mondiale di Francia ha aperto gli occhi a tanta gente ed ha fatto capire che il calcio è uno solo e viene giocato con le caratteristiche che ognuno ha. Firenze ha dato forti segnali in questo senso quando al Franchi, contro il Tavagnacco per la vittoria dello scudetto delle Women’s, erano presenti oltre settemila spettatori facendo capire quanto il movimento fosse apprezzato e in crescita. Il 2019 poi con i Mondiali è stato uno spartiacque, incuriosendo e appassionando molta gente e diventando l’anno che ha dato inizio ad un corso che merito più rispetto.”

Dalle ragazze ai ragazzi viola. Si è fatta un’idea di quali siano i problemi di una Fiorentina in grande difficoltà?
“Il cambio di proprietà può aver destabilizzato le varie componenti del calcio, cioè società, allenatore e squadra devono avere un grande equilibrio fra loro e forse in questa fase è mancato. Tutti i tasselli devono essere al loro posto e ci vuole un po’ di tempo per il consolidamento. La conferma di Montella poi, secondo me, non è stata azzeccata perché forse serviva un allenatore più pratico che estetico, proprio per il momento societario. Poi c’è il problema Chiesa, che è stato sempre sotto gli occhi del mercato dopo aver passato un anno difficile già dalla scorsa stagione.”

In questa ottica, ritiene che averlo trattenuto a Firenze sia stato un errore?
“No, non credo. Penso però che abbia dei dubbi e meriti una squadra da C.L. e debba trovare delle garanzie. Da qui a giugno la società deve dargli dei segnali concreti perché il ragazzo ha ambizioni lecite.”

Come è visto fuori Firenze il nuovo presidente viola Commisso?
“Le proprietà americane da un lato mi fanno capire che ci sono tanti soldi, che hanno idee, vedi il nuovo centro sportivo, funzionali alla stabilità nel tempo però è fondamentale che si circondino di persone che conoscono il calcio italiano.”

Chi o cosa ha più e meno apprezzato dell’anno calcistico che si sta chiudendo?
“Mi è piaciuto molto Barella per come si è ben adattato al saldo dal Cagliari all’Inter. La sua forza è il dinamismo ma è migliorato molto diventando anche disciplinato tatticamente. Mi ha invece deluso la realtà Napoli per la vicenda del ritiro. Penso che nel calcio sia necessario il buonsenso e il rispetto per chi
va tutti i giorni al campo anche se ben pagato. I problemi si risolvono rispettando i ruoli e le persone e questo credo sia venuto meno.”

Cosa si aspetta di nuovo nel 2020?
“Finisco come abbiamo iniziato tornando al calcio femminile. Mi auguro che le ragazze diventino professioniste, in questo sono con loro in prima linea e, anche se non sarà subito, vorrei che questo si realizzasse il prima possibile per metterci in pari col resto del mondo. Vorrei poi augurare a Firenze e alla Fiorentina di poter vivere a pieno il fascino che emana il vostro stadio. Ogni volta che vengo al Franchi si respira un’atmosfera particolare e vorrei vedere anche qualche altro campione da affiancare a Ribery. Sarebbe un bel segnale per il futuro viola.”