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SETTIMANA CALDA

di Iacopo Barlotti

Il mercato della Fiorentina entra nel vivo. La svolta è arrivata con la (definitiva) rottura fra Jovetic e la proprietà, che non ha digerito le parole di addio del montenegrino e la dichiarazione d’amore per la Juventus.
In effetti era facilmente sospettabile, che la tattica dei bianconeri fosse quella di far esporre Jovetic in prima persona per vedersi agevolata la trattativa con la Fiorentina. Ma i Della Valle non sono nati ieri, e non l’hanno affatto presa bene. Per questo sono pronti a farsi sentire e a intavolare un lungo braccio di ferro con la Juventus: JoJo ha un contratto fino al 2016, il coltello dalla parte del manico ce l’ha la Fiorentina. Piuttosto la speranza è che la vicenda Jovetic, la cui partenza era scontata già prima di ieri, si concluda il più in fretta possibile. Sì, perché la Fiorentina ha in pugno Mario Gomez e non vuole perderlo: l’inserimento del Chelsea (LEGGI QUI) è solo il primo campanello d’allarme in una trattativa che, più lunga sarà, più insidie riserverà. E la Fiorentina, senza i soldi della cessione di Jovetic, non sembra in grado di chiudere per l’attaccante tedesco.

I viola devono, nei prossimi giorni, anche prendere decisioni importanti su due ruoli cardine della squadra: il portiere e il regista. L’addio di Viviano è ormai quasi un dato di fatto, anche se resta per il portiere viola una piccola speranza di un nuovo, clamoroso, prestito dal Palermo. Altrimenti il ds viola Pradè dovrà intavolare la trattativa col Cagliari per Agazzi, prima scelta fra i pali. Neto se ne andrà, il secondo portiere sarà Munua. A centrocampo la Fiorentina prosegue la linea dura su David Pizarro: se il giocatore vorrà andarsene dovrà ribadirlo chiaro e tondo. Poi Montella dovrà fare una scelta: proseguire col regista (e allora sotto a chi tocca: Lodi? Cigarini?) oppure cambiare assetto di gioco. La prospettiva del 4-2-3-1 è senza dubbio allettante.

Ma la settimana che inizia oggi - a proposito, alle 10 apre la campagna abbonamenti - sarà anche quella decisiva per Joaquin, per il quale bisogna mettere nero su bianco l'accordo col Malaga. I dirigenti viola hanno poi poco meno di 10 giorni per sbrigare la questione delle comproprietà. La lista è lunga (LEGGI QUI), i casi più scottanti restano quelli di Cerci e Bakic (col Torino) e Tomovic (col Genoa): il difensore a meno di sorprese resterà in viola, per Cerci il rischio è quello – in caso di mancato accordo – di andare alle buste. L’altra questione a breve scadenza riguarda le opzioni per il riscatto dei giocatori, da esercitare entro il 19 giugno: oltre a Viviano, gente come Sissoko, Larrondo, Llama e Migliaccio aspetta di sapere quale sarà il suo futuro. Per molti di loro, a meno di sorprese, lontano da Firenze.