SHOCK DA SOSTA
La ripresa dopo la sosta è da shock. Va bene che qualche ulteriore alto e basso può starci anche nel girone di ritorno, ma un rientro in campo di questo tipo è da trauma. Trovare le spiegazioni a quella che è suonata come una sorta di resa incondizionata, tanto più nella secondo tempo della gara di Marassi, non è operazione semplice. La sconfitta al cospetto della Sampdoria è fisica e mentale e per i viola la giustificazione di un modulo completamente rinnovato non può essere sufficiente.
In altri termini è vero che Pioli cambia moltissimo, ed è altrettanto vero che per molti si tratta di vere e proprie novità (Laurini o Eysseric non hanno propriamente giocato nei loro ruoli) ma è l'atteggiamento a cedere - di nuovo - clamorosamente. Archiviate le occasioni sprecate da Simeone e Babacar (la cui convivenza certamente non funziona dal primo minuto) l'errore di Pezzella apre il baratro su una squadra che non sa più ritrovarsi.
In una giornata inevitabilmente negativa anche per lo stesso Pioli perchè le prime sostituzioni suonano come minimo tardive visto il raddoppio di Quagliarella, il secondo tempo della squadra di Giampaolo mette a nudo la Fiorentina come forse mai le era capitato in stagione. Se quello di oggi doveva essere un test decisivo per capire ambizioni e traguardi di una squadra che resta mentalmente fragile, alla fine resta soprattutto la sensazione che più di ogni altra cosa servano rinforzi dal mercato.