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SHOCK STRATEGY

di Dimitri Conti

Viene da pensare che dietro alle indiscrezioni lanciate stamattina sulle pagine de Il Corriere Fiorentino, qualora venissero confermate, ci sia qualcosa di più che una semplice strategia comunicativa. Che dietro a quel "Rocco Commisso potrebbe decidere addirittura di andarsene" a fonte di chi frequenta regolarmente Joe Barone e il suo staff, trapeli un senso di profondo fastidio del tycoon italo-americano nei confronti della più volte citata burocrazia nella quale stagnano le possibilità di rilancio dell'Italia, e con essa anche del suo movimento calcistico.

La questione è nota: negli ultimi giorni è arrivata l'apertura di Commisso alla possibilità di un restyling del Franchi, ma solamente se a modo suo. My Way avrebbe forse sintetizzato in musica Frank Sinatra: probabilmente anche il cantante - che tra l'altro condivide le origini e un certo tipo di percorso con il proprietario viola - si sarebbe però dovuto scontrare con le autorità locali e le restrizioni date dai vincoli di interesse culturale che pendono sul destino del Franchi. Commisso vorrebbe buttare giù tutto, tranne la Torra di Maratona, e rifare ex novo, ma dall'altro lato della cornetta il sovrintendente Pessina ricordava appena qualche ora prima che "demolire il 40% dell'attuale Franchi è impensabile".

Come uscire dai blocchi in quella che oggi appare come una battaglia (ideologica) di trincea? Stando a quanto circola, si direbbe proprio che da par suo Commisso ricorra ad una shock strategy, volta in questo momento ad intercettare soprattutto il favor di massa. Una sorta di minaccioso avviso: o mi fate investire come dico, o sono pronto ad andarmene. Viene difficile pensare ad un abbandono lampo dopo gli ingenti investimenti perfezionati fin qui anche se, stando a quanto ci risulta, presto in questo senso potrebbe essere scritto un nuovo capitolo, con Commisso che starebbe attendendo la scadenza del bando Mercafir per uscire allo scoperto con una sua dettagliata versione dei fatti. Nel frattempo il suo staff prosegue nel vagliare opzioni alternative, tra le quali in prima fila c'è Campi Bisenzio, le cui quotazioni - dopo un vero e proprio saliscendi - sembrerebbero adesso in rialzo.


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