.

SI CHIUDE IL PRIMO "CICLO" COMMISSO. IGOR SE NE VA CON UN CURIOSO RECORD

di Alessandro Di Nardo

Manca solo l'ufficialità per una cessione che, in casa Fiorentina, davano per scontata già da diverse settimane: salvo sorprese, tra poche ore Igor diventerà un calciatore del Brighton e saluterà l'Italia dopo quattro anni. L'avventura in viola per il brasiliano si chiude dopo 3 anni e mezzo, 110 partite ed un finale amaro, compromesso dalla prestazione a Praga, un errore sul gol di Bowen che rimarrà ancora per tanto nella mente del brasiliano e dei tifosi viola. A suo modo, dalla parte sbagliata, Igor rimarrà nella storia della Fiorentina per un dettaglio che rischia di macchiare un triennio giocato da protagonista ed a buoni livelli.

Da sottolineare soprattutto l'annata 2021/22, la prima di Vincenzo Italiano, quella in cui il tecnico proveniente dallo Spezia affidò a lui ed a Nikola Milenkovic le chiavi della retroguardia. Igor rispose alla grande, con una stagione su alti livelli che per alcuni addetti ai lavori avrebbe potuto portarlo addirittura ad una chiamata in Nazionale. Difensore dal fisico scultoreo e dal carattere roccioso, a Firenze Igor si è fatto apprezzare anche per la disponibilità ed i sorrisi fuori dal campo, per la sua grande vocazione religiosa e per un carattere affabile, in contrasto con la "corazza" esterna da duro, fatta di muscoli, tatuaggi e canotte dei Los Angeles Lakers, look sfoggiato anche oggi, in quello che probabilmente è stato l'ultimo allenamento in viola.

L'addio di Igor segna anche il quasi definitivo tramonto della campagna acquisti di gennaio 2020, la prima importante sessione di mercato di Rocco Commisso. Con la partenza del classe '98, dopo i flop di Cutrone ed Agudelo, con Christian Kouamé ed Alfred Duncan ad oggi tutt'altro che centrali nella rosa di Italiano e con Sofyan Amrabat con le valigie in mano da mesi, a tre anni di distanza è difficile non giudicare la prima sessione di mercato della dirigenza italo-americana come negativo, un discreto buco nell'acqua dal punto di vista tecnico, visti i 72 milioni investiti in quel periodo.

Del primo ciclo che Barone e Pradé avevano provato ad impiantare a Firenze non rimane praticamente nulla ed Igor se ne va dall'Italia con il triste record di essere ad oggi il giocatore con più presenze in Serie A tra quelli che ancora non hanno trovato una rete (il secondo è un altro ex viola come Venuti). L'addio dal retrogusto amaro per il finale di stagione verrà però addolcito dalla quota che la Fiorentina incasserà dalla cessione del venticinquenne: secondo quanto raccolto dalla nostra redazione saranno infatti circa 12 i milioni che il Brighton girerà ai viola per assicurarsi le prestazioni di Igor, che dopo tante battaglie, una grande crescita da difensore centrale e qualche serata no, lascia la Fiorentina garantendo comunque un'ottima plusvalenza.