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SI DISCUTE SULLA MAGLIA MA IL PROBLEMA È CHI LA INDOSSERA'

di Sonia Anichini

Non so da che parte iniziare a scrivere sulle novità del mercato viola! Sono così sopraffatta dagli eventi che mi entusiasmano che sono senza parole, proprio senza, come il nulla di fatto che aleggia intorno alla Fiorentina. Potete contestare che tutto il calcio italiano sta muovendo poco o nulla ma, infischiandomene delle altre squadre, vorrei vedere la mia muovere passi decisivi verso il rilancio tanto desiderato. È arrivato Gonzalez, evviva e benvenuto fra noi, ma ritengo riduttivo fermarsi all’argentino, come mi fa impressione sentire discorsi di dellavalliana memoria sul “bisogna vendere per fare mercato”. Anche in questo caso potete obiettare che è il modus operandi di tutte le società, lo so, ma i miei sogni legati a Commisso volavano un po’ più alti, come i ricavi della Mediacom che anche nel secondo trimestre del 2021 ha aumentato i suoi ricavi. Sono aziende e realtà diverse, ma mi piacerebbe veder brillare anche la Viola come l’altra proprietà di Rocco.

Siccome la sostanza latita mi butto sul fashion visto che è stata presentata la nuova maglia della Fiorentina. Le anticipazioni avute tramite i social ci riportano alla maglia degli anni 80 che fu lanciata dai Pontello e che suscitò molto scalpore per il giglio alabardato. Ora, dato che quei periodi li ho vissuti a pieno, dico subito che a me non piaceva e non piace nemmeno adesso per come è stilizzato il simbolo della nostra città. Sono all’antica e per me Firenze e la Fiorentina sono rappresentate dallo stesso giglio e vi racconto un piccolo aneddoto: la mia nipotina di tre anni quando vede in tv, su qualche stemma, su una rivista, su una bandiera il giglio rosso dice sempre “guarda nonna, il giglio della Fiorentina”. Buon sangue non mente!

Siccome sono un po’ puntigliosa e antipatica mi viene da dire che noto una certa mancanza di idee e fantasia da parte di questa gestione perché, dopo avere ingaggiato ex allenatori ed ex calciatori (pare che il vizio non sia passato perché Nastasic aleggia su di noi), si ricorre pure ad un ex logo. Vero è che la squadra che indossò nell’82 quella maglia ha rischiato di farci vincere uno scudetto, che sappiamo come ci è stato rubato, ed è l’unica nota che mi può far sorridere e ben sperare anche se bisogna considerare chi c’era dentro, chi vestiva quella strana, contestata, alabardata divisa.

Credo infatti che, a parte l’estetica e i gusti, sia determinante la sostanza e cioè chi indosserà la casacca viola, qualunque essa sia. Si può trastullarsi con i discorsi legati alle forme e ai colori, ma c’è sempre meno tempo per scherzare sul futuro della nostra squadra e non sarà certo il dibattito sulla maglia che ce lo farà dimenticare. Continuano infatti ad infastidirmi le voci intorno a Vlahovic, per il quale spero che valga il motto “il ragazzo dalle lunghe ciglia, tutti lo vogliono e nessuno lo piglia” ma, finché non sento chiaro e lampante che il serbo resta definitivamente a Firenze, prolungando anche il contratto, non sto tranquilla.

Continuiamo quindi ad aspettare, a veder partire quell’effetto domino che certe cessioni possono determinare fra le varie società e i vari campionati ma i giorni passano e la nostra smania di tifosi è lì a ricordarci che ad oggi non sono arrivati quei rinforzi che speravamo. Manteniamo ancora la fiducia, i conti si faranno alla fine del mercato però…

La Signora in viola