.

SI SCRIVE DUEMILAVENTUNO, SI LEGGE DUSAN VLAHOVIC

di Giacomo A. Galassi

Il 2021 rischia di diventare un anno che la storia del calcio ricorderà a lungo, almeno quello italiano. Tutto merito di Dusan Vlahovic e di una Fiorentina che lo ha reso uno degli attaccanti più prolifici al mondo in questo anno magico, cominciato il 6 gennaio scorso con una rete alla Lazio e concluso (almeno per ora) con la doppietta alla Salernitana.

32 gol totali che lo hanno già portato nell'Olimpo: meglio di lui negli ultimi 60 anni ha fatto solo Cristiano Ronaldo (33 segnature nel 2020). Inutile dire però che nè Toni (l'unico altro giocatore a superare 30 gol in un anno solare in Serie A, per l'appunto proprio in maglia viola) nè Cristiano Ronaldo avevano 21 anni come invece ha Dusan Vlahovic, che però sembra averli solo sulla carta. In campo infatti è diventato già un leader, tanto da avere la lucidità di andare da Italiano dopo il secondo gol e sottolineare al tecnico viola come abbia segnato attaccando il primo palo, una delle indicazioni del mister.

Ma non è finita qui: l'attaccante classe 2000 ha ancora due gare contro Sassuolo ed Hellas Verona per lasciare una traccia indelebile nel calcio italiano. Un solo gol e sarà raggiunto CR7, due reti e sarà record totale. A livello europeo c'è invece solo Lewandowski che ha fatto meglio, con 40 gol nel 2021. Record o non record, quello che interessa ad Italiano e ai tifosi viola ora è sapere se Vlahovic continuerà anche nel 2022 con la maglia della Fiorentina.

Nedved, interpellato in merito ha fatto melina, ma tutto fa pensare che una sua cessione a gennaio sia quantomeno improbabile quantomeno ad una Juventus costretta a pensare alle vicende extracalcistiche più che a quelle di campo. Se continuerà a segnare a questi ritmi, il futuro Vlahovic se lo scriverà da solo.