SILENZIO ASSENSO
Lo riconosciamo, non è un argomento nuovo. Andrea Della Valle è sparito, non parla più, ha fatto perdere le proprie tracce. Lo avevamo già detto, già scritto. Con un pò d'ironia avevamo pure invocato "Chi l'ha visto", piuttosto che citare il Mosè di Michelangelo ed il celeberrimo "Perchè non parli?". Poi, quelle poche righe di comunicato il 19 giugno: "In relazione alle notizie riportate sui media inerenti Stevan Jovetic, il Patron Andrea Della Valle ribadisce che il calciatore non è sul mercato". Dichiarazioni attese, apprezzate, che (va detto) rassereneranono un pò l'ambiente. Poi ancora più niente. Le voci continuano a rincorrersi, storie di clausole rescissorie, di "gentlemen agreement", sempre e comunque storie di cessione. E non solo di Jovetic. Il tormentone Behrami, per esempio... E di Andrea Della Valle (ancora una volta) nessuna notizia. Ricordiamo che, in voce, l'ultima esternazione del "patron" risale all'ultima di campionato (Fiorentina-Cagliari del 13 maggio), ed in quell'occasione si parlò di rivoluzione, azzeramento tecnico e dei vertici societari, rilancio deciso, etc. etc. A meno che non vogliamo considerare anche un'intervista rilasciata a Max TV lo scorso otto giugno (resa pubblica anch'essa il 19) nella quale ADV parlava sopratutto di stadio e di strutture. Insomma ci risiamo: l'ennesimo silenzio che sa molto di assenso. Un avvallare passivamente tutto ciò che sta succedendo (o meglio, dicono i tifosi: che "non" sta succedendo) alla Fiorentina, una calma piatta preoccupante anche in vista dell'imminente apertura della campagna abbonamenti.
JO-JO ALLA JUVE? Qualcuno può dire: non è che Andrea Della Valle può mettersi a smentire qualsiasi voce su Jovetic, Behrami e chicchessia... Prima di tutto non sarebbe decoroso, e poi (vivaddio) il "patron" ha anche altro da fare: deve lavorare, deve seguire l'azienda di famiglia. E poi è tempo di ferie. Tutto vero, tutto giusto. Però le radio le sentiamo, per strada ci andiamo, i tifosi chiedono, si domandano... "Ma Andrea che fine ha fatto?", "Ma Andrea non ci dice niente?", "Ma Andrea è stato licenziato dal fratello?" (quest'ultima con ironia tutta fiorentina). E badate bene, in cima alla domanda viene sempre messo il nome di battesimo... Andrea, sinonimo di confidenza, di simpatia, come se ADV fosse un fratello maggiore a cui rivolgersi, e non una persona distante della quale aver paura (per intendersi, non come Diego). Le domande, poi, si moltiplicano (ed anche la preoccupazione) quando escono notizie come l'ultima riguardante il rinnovato interesse della Juventus circa Stevan Jovetic. Anche questa non è nuova, si era già sentita, però stavolta l'offerta sembra più circostanziata: i canonici 30 milioni, oppure una contropartita tecnica che comprende Quagliarella ed uno tra Giovinco, Pepe e Matri. E poi quei campetti verdi disegnati sulla "rosea", con Jovetic che giostra libero nel 3-5-2 e nel 4-3-3 ipotetico dei bianconeri. Il gioco di parole "Jo-Jolly" riferito alla duttilità tattica del montenegrino... sempre e comunque al servizio dei bianconeri. In un periodo di nulla cosmico come quello attuale, fatte eccezioni per El Hamdaoui, Roncaglia, mettiamoci anche Viviano (ma quanto ci mette ad arrivare?), queste sono voci pesanti, che non possono lasciare indifferenti. Per non parlare di Behrami. Il suo "mal di pancia" che in questi giorni si è trasformato in gastrointerite, il mancato permesso di andare alle Olimpiadi, e quella fantomatica promessa fattagli da Andrea Della Valle. Anche in questo caso una parola del "patron" sarebbe gradita... c'era quella promessa, possiamo far chiarezza una volta per tutte?
LA VOCE DEL PADRONE - Cognigni, Pradè, Mencucci, Macia, Guerini... mettiamoci anche Montella, tutte persone e personaggi importantissimi nell'economia gestionale e tecnica della Fiorentina. Niente da dire e da obiettare. Ciò che manca però (e lo ridiciamo per l'ennesima volta, a costo di essere ripetitivi e noiosi) è la voce del padrone. E non ci riferiamo solo alla singola smentita, alla mera precisazione, quanto ad una presenza costante che da parte dell'azionista di riferimento ci dovrebbe essere. Sempre che la Fiorentina gli interessi, che sia ancora cosa "sua". Magari senza raggiungere le punte di un De Laurentiis (sopratutto nella "qualità" dei modi e del vocabolario) ma nemmeno un simile "silenzio assenso" come quello di ADV. Perchè l'impressione è proprio questa: sto zitto, resto lontano perchè c'è gente qualificata che lavora per me. Che parlo a fare? Che intervengo a fare? Mi sembra che tutto vada bene, che non ci siano problemi, mi sembra che tutto venga fatto secondo le mie volontà, rispettando le promesse... Sarà come dice lei caro patron, ma a sentire i tifosi è tutto il contrario, e non si tratta di una sparuta minoranza come spesso qualcuno in società ama ripetere. Comunque basta aspettare pochi giorni, perchè la campagna abbonamenti sta per partire. E allora (temiamo) ne vedremo delle belle...