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SIMEONE, Bati ci ha scommesso, ora tocca a Firenze

di Pietro Lazzerini

663 minuti senza segnare per un giocatore che vive per fare gol sono una vera eternità. Giovanni Simeone viveva questi momenti come tutti gli attaccanti che per un lungo periodo non riescono a culminare il proprio gioco spedendo la palla in fondo alla rete. Tante parole sono state spese intorno al Cholito, c'è addirittura chi pensa che non sia propriamente una prima punta. Poi però, sono arrivate le parole di Gabriel Omar Batistuta, uno che da queste parti non solo non ha bisogno di presentazioni, ma soprattutto viene considerato, giustamente, come un guru del gol. "E' un giocatore interessante, dategli tempo" il suo pensiero in sintesi. Un complimento che è servito a Giovannino per distendere i nervi e comprendere una volta di più quanto sia complicato vestire una maglia pesante come la numero 9 colorata di viola. 

Troppo spesso non si prende in considerazione il fatto che lo stesso Simeone ha 23 anni, viene da esperienze 'minori' e ha ancora tanta strada da percorrere prima di poter essere definito un attaccante maturo. Se alla fine della stagione dovesse riuscire a confermare le reti segnate col Genoa l'anno scorso sarebbe già un successo, e con un Saponara in più questa possibilità pare meno remota che qualche settimana fa. Simeone è un patrimonio della Fiorentina e tutti paiono averlo capito fin da subito. E' vero che è stato criticato, ma la piazza non ha mai smesso di stargli accanto. Il Cholito vuole ripagare questa fiducia a suon di reti e lo ha dimostrato in ogni gara giocata, in ogni contrasto vinto. Col sorriso punta a diventare un nuovo riferimento della squadra viola. Ci riuscirà? Se ci ha scommesso Batigol, è giusto scommetterci tutti. 


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