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SLITTAMENTI PERICOLOSI

di Tommaso Loreto

Due gare alla fine della stagione e in casa viola sale l'elettricità. Le parole di Montella, prima e dopo la sfida con il Sassuolo, hanno già acceso più di un dibattito sulla prossima stagione, e la Firenze sportiva non c'ha messo molto a dividersi tra chi ha trovato le esternazioni del tecnico adeguate, e chi invece ha letto nelle sue parole una sorta di preparazione alla partenza. Di certo, ad oggi, c'è che la Fiorentina è a un passo dal quarto posto, e a questo punto solo a bocce ferme si deciderà il futuro.

Soltanto a fine stagione, in altri termini, la Fiorentina si riunirà per programmare la nuova stagione e soltanto in quel momento si scioglieranno anche i nodi legati ai vari rinnovi. Dirigenziali come nel caso di Pradè, o direttamente di calciatori importanti come Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, senza chiaramente dimenticare la posizione di Cuadrado tutta da definire con l'Udinese prima ancora di capire se il colombiano resterà o sarà ceduto oltre il mercato conseguente alle decisioni sul colombiano.

Di qui, evidentemente, la scelta della proprietà di rinviare nuovamente il C.d.A. in questione, probabilmente a fine mese. Una scelta se vogliamo non troppo distante da quelle attuate negli anni passati (il rinvio, purtroppo, va molto di moda, e basterebbe pensare alla vicenda stadio per accorgersene), quando la Fiorentina ha sempre procrastinato determinate scelte a fine stagione. Slittamenti che da qualche mese a questa parte si ripetono, con ripercussioni pericolose, per il momento, soprattutto sull'ambiente per inciso già tempestato di voci.

Voci su Montella e il Milan e non solo (anche il Monaco e il Tottenham avrebbero messo gli occhi su di lui) su un diesse ancora in bilico (Pradè, si dice, rinnoverà per un solo anno) sul direttore tecnico Macia che sarebbe finito nel mirino del Barcellona, e su un mercato ancora tutto da scoprire, nel quale Samuel sembra poter essere soltanto ipoteticamente il reale apripista. Rinvii che non aiutano a vivere meglio il finale di una stagione comunque positiva, che invece potrebbe essere nuovo preludio a un'annata, la prossima, nella quale prendersi fior di rivincite. Ma allora, perchè continuare a rinviare costantemente tutto, quando si potrebbe (e si dovrebbe) programmare con ampio anticipo l'immediato futuro? Se la stagione resta positiva, persino miracolosa se considerati gli stop di Rossi e Gomez, perchè instillare il dubbio che si voglia rivoltare un assetto che funziona da due anni?