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SOGNANDO BORJA

di Pietro Lazzerini

Tra poche ore la Fiorentina saprà il destino di Borja Valero dopo il ricorso presentato per le 4 giornate di squalifica comminate dal giudice Tosel dopo il referto di Gervasoni. Lo spagnolo a breve prenderà il treno insieme a Mencucci per raggiungere Roma, sede della Corte della giustiza federale. La difesa viola si baserà sulla testimonianza del giocatore ma anche sulle immagini televisive. Purtroppo è molto difficile che le immagini vengano accettate come prove, perchè non ci sono precedenti in questo senso e crearne uno potrebbe diminuire decisamente la forza della stessa giustizia sportiva. La società viola si presenterà davanti ai giudici chiedendo il totale annullamento della squalifica, proprio perchè sogna di avere Borja Valero regolarmente in campo contro la Juventus di Antonio Conte, un presenza che sicuramente si farebbe sentire, sopratutto pensando alla gara di andata. 

Se la speranza è l'annullamento, verosimilmente il risultato del ricorso porterà al massimo ad una giornata di sconto, ovvero Montella potrebbe riavere a disposizione lo spagnolo solo nella partita contro il Napoli (ovviamente parlando del campionato). Meglio di nulla, si potrebbe anche pensare, però nel ricorso viola nei confronti di questa decisione non c'è solo una questione di campo, come potrebbe essere per De Rossi e il suo cazzotto punito con tre giornate per il quale è stato fatto comunque ricorso, ma anche la salvaguardia dell'integrità dell'uomo Borja Valero, quello che era stato espulso una sola volta in carriera, quello che in due anni aveva commesso talmente pochi falli da essere visto come uno dei più corretti dell'intero campionato, insomma un giocatore che non si meritava comunque un simile trattamento.

Ancora poche ore e sapremo quale sarà la decisione del CAF. La speranza è proprio nella giustizia, perchè l'unica scelta veramente giusta sarebbe proprio l'annullamento dell'intera squalifica, al contrario si confermerebbe soltanto che nel nostro calcio, la logica ed il giusto troppo spesso non sono contemplati.