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SOGNANDO SAN SIRO (O L'OLIMPICO)

di Tommaso Loreto

Tanta attesa, alla fine, è stata premiata. C'è chi racconta di essersi persino connesso a notte fonda su non ben specificati siti internet statunitensi, per capire qualcosa in anticipo sulla visita di Giuseppe Rossi. Ma, alla fine, le notizie arrivate sulle condizioni di Pepito sono più che positive. Con un via libera arrivato per cominciare ad aumentare i carichi muscolari, e con nuovi obiettivi da centrare. A cominciare da un prossimo definitivo controllo fissato più o meno a metà febbraio.

Sarà in quel momento che il calvario di "Pepito" sarà a un passo dal traguardo. Perchè da quegli allenamenti in poi sarà possibile riprendere anche confidenza con il pallone e, successivamente, rientrare gradualmente in gruppo. Ancora un mese e mezzo, una cinquantina di giorni, prima del rush finale nel quale convincere Montella ad affidarsi di nuovo alle prodezze del fenomeno italo-statunitense. 

Marzo, il mese decisivo, l'obiettivo prefissato nella testa di Giuseppe. Un mese che si aprirà, per la Fiorentina, con due trasferte dai diversi sapori. Opposti come i risultati collezionati nel girone d'andata, al "Franchi", rispettivamente contro Inter (3-0) e Lazio (0-2). Due trasferte, due squadre come Inter (il primo marzo) e Lazio (una settimana più tardi), due stadi d'eccezione come San Siro o l'Olimpico di Roma. Scenari adatti al rientro più atteso, e di gran lunga anche più decisivo. Quello di Rossi. Che oggi, dopo i responsi arrivati dal Colorado, è un po' più vicino.