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SOTTO GLI OCCHI DEL FENOMENO

di Tommaso Loreto

Riprende il cammino europeo della Fiorentina, anche se il triangolare di oggi in programma a Bucarest è semplicemente un’occasione di allenamento durante la sosta e anche se in campo si scenderà in campo per soli 60 minuti a partita. Il ritorno dei viola alle sfide fuori dai confini nazionali richiama il clima delle trasferte di Conference League e poco cambia se da qui all’impegno con il Braga a metà febbraio ancora manca parecchio tempo.

Nel percorso di lavoro ideato dallo staff di Italiano da oggi comincia ad alzarsi il coefficiente di difficoltà nelle amichevoli, e se contro la squadra allenata dal grande ex Mutu il livello sarà probabilmente alla portata già contro i tedeschi del Borussia Dortmund la Fiorentina potrà farsi un’idea chiara di condizioni fisiche e mentali a poco più di tre settimane dalla ripresa del campionato.

Un test nel quale attendersi progressi soprattutto da Cabral, rimasto a secco tra Arezzo e Always Ready, anche per cominciare a scacciare ansie e paure in vista del prossimo anno quando salvo sorprese il tandem offensivo dovrebbe essere ancora composto dal brasiliano e da Jovic (atteso di rientro a Firenze la prossima settimana insieme agli altri eliminati dal mondiale quali Milenkovic e Zurkowski).

Se da radiomercato non filtrano nomi di attaccanti, ma più di trequartisti come Sabiri, è anche perché per il momento l’idea è quella di proseguire sulla strada degli ultimi mesi, sperando che almeno una delle due scommesse sottoscritte tra Cabral e Jovic possa regalare gol necessari a non sentir troppo le assenze di Gonzalez e Sottil, e soprattutto sperare in una risalita in classifica che non renda la Conference League la via obbligata per centrare, anche per il prossimo anno, una qualificazione europea.