.

SOUSA, CALENDARIO FITTO E ANTIDOPING? SEGNALI DI CONSIDERAZIONE

di Luciana Magistrato
Fonte: Con la collaborazione di Dimitri Conti

Alla vigilia di Fiorentina-Lazio, ultima partita del girone di andata, queste le parole di Paulo Sousa in conferenza stampa:

Sul paragone col Trap: "Magari. Il suo percorso come allenatore è stato veramente un percorso vincente, anche come persona. Quando smetterò anch'io vorrei avere un ricordo come il suo".

Sui rinforzi di mercato: "Per far le cose bene bisogna pianificare e anticipare, soprattutto se hai meno soldi degli altri. Il mercato è difficile dal punto di vista delle tempistiche. Ci vogliono i numeri per poter far bene. Dobbiamo lavorare per migliorarci continuamente ed essere predisposti per vincere".

Sul gioco della squadra e sui rinnovi: "Ci sono diversi modi di vincere. Per arrivarci più vicino dobbiamo essere protagonisti, soddisfarci e soddisfare. Su Ilicic, dico sempre che è necessario mantenere continuità per ottenere i risultati".

Sul calendario e la partita con la Lazio: "I precedenti non sono positivi, ma vogliamo cambiare. Negli ultimi due anni non ne abbiamo vinta una, ma non sono preoccupato per il calendario. Abbiamo avuto tre controlli antidoping, oggi compreso, significa che siamo importanti. La Lazio è una squadra concreta con un buon allenatore. Sono due anni che gioca con gli stessi giocatori e ha fatto benissimo, ora sta facendo alcuni cambiamenti strutturali. Mancano i risultati ma collettivamente ed individualmente è una squadra importante, con valori e qualità. Per batterli dobbiamo essere al meglio".

Ancora sugli impegni ravvicinati: "Era un qualcosa che mi aspettavo, vista la posizione in cui siamo, è sempre meglio essere preparati".

Su Milinkovic-Savic: "Avrei avuto un'idea di come inserirlo, ma non è andata così. Non parlo dei giocatori non tesserati".

Sui controlli antidoping: "Ci stanno solo dando l'importanza che abbiamo. Siamo in cima alla classifica, e non ho nulla da rimproverare a nessuno".

Su Lisandro Lopez: "Non do giudizi sui giocatori che non sono della Fiorentina".

Sul turnover meno ampio: "Se non trovo le qualità che mi aspetto in tutti i giocatori il primo colpevole sono io, perché siginifica che non ho dato il meglio di me stesso nell'allenamento e nel motivare i giocatori. Conosco l'importanza di avere comunque tutti i giocatori disponibili. Se qualcosa non funziona, il colpevole sono io. Un mio collega mercoledì ha sottolineato l'importanza della rosa ampia e dei ricambi nel corso della stagione".

Sul pubblico: "Dall'inizio è un'arma importante per noi. La città è molto passionale e coinvolta nell'amore verso questa maglia. Dobbiamo essere sempre più forti, più uniti e far capire che vogliamo competere contro i migliori".

Sul titolo d'inverno: "Conta sempre essere i primi, lavoriamo per vincere tutte le partite. I risultati ti danno tutto: fiducia, riconoscimento, voglia di investire ancora di più. I ragazzi stanno dando tutto, rispondendomi quando gli ho chiesto ambizione e coraggio, sarei contento anche per questo traguardo parziale ma bellissimo".

Sulla condizione delle avversarie: "Sono squadre diverse, ognuna con le sue qualità. I punti e i risultati rappresentano la verità e la realtà. Ognuno cerca di vincere con le sue armi. Cominciamo a sentire molte persone di altre squadre che ci supportano, perché stiamo facendo un grande gioco".

Sul rapporto possesso-occasioni create: "I numeri mi soddisfano molto. Oggi le squadre, in Italia principalmente, sono molto preparate ed è molto difficile arrivare a creare occasioni con continuità. Vogliamo comunque sempre migliorare il rapporto tra le palle create e le azioni che finalizziamo".