SOUSA, NON CI MANCHERÀ MAI IL CORAGGIO, VOGLIO CONTINUITÀ
Vigilia della gara del Bentegodi tra Hellas e Fiorentina: in casa gigliata, ha preso come sempre la parola in sala stampa il tecnico viola Paulo Sousa. Queste le sue parole:
Su come sta Alonso: "Prima della Roma ho detto che non si era allenato in settimana, è però un ragazzo giovane ed il suo recupero può essere accelerato. Solo lui può dire se ce la può fare o no, ora sta lavorando in campo ma non ancora con noi. Quando se la sentirà tornerà a giocare".
Sull'umore della squadra: "I ragazzi sono consapevoli della loro qualità e dei loro punti forti: per migliorare però serve continuità, ovvero avere un cambio di risultati. Avremmo meritato molto di più rispetto a quello che abbiamo raccolto in settimana".
Se è preoccupato: "Non lo sono: sto vedendo qualità individuale e collettiva nei ragazzi che mi dà fiducia. Noi dobbiamo avere voglia di vincere e sono certo che così facendo avremo continuità fino alla fine".
Su possibile tandem in attacco con Rossi: "Io l'ho sempre aspettato fin da Moena, sono contento per il lavoro straordinario che il mio staff sta facendo con Giuseppe. Voglio far godere Firenze per tanto tempo con Giuseppe ed è per questo che stiamo lavorando così con lui. Vogliamo dargli continuità sul campo ora".
Sul feeling tra squadra e pubblico: "E' stato bellissimo vedere il pubblico domenica sera: io voglio che i tifosi siano orgogliosi della squadra che vedono in campo, anche quando magari vengono prese decisioni sbagliate: io voglio vedere orgoglio per la maglia, grinta e voglia di vincere in campo".
Sui numeri della gara contro la Roma: "Vogliamo sempre far valere i nostri principi, vogliamo creare gioco ed essere concreti: contro la Roma abbiamo creato ma non siamo stati concreti, nonostante i 20 tiri in porta ed i 10 nello specchio dell'area".
Se c'è la possibilità di vedere due punte da inizio gara: "Stiamo lavorando su questo sin da inizio stagione: da inizio anno abbiamo recuperato due attaccanti che hanno avuto problemi fisici. Dipenderà poi dai momenti: potremo giocare con una, due o tre punte. Una cosa mai non mancherà: il coraggio".
Sui margini di miglioramento della squadra: "Siamo arrivati in poco tempo a livelli importanti, ma io credo molto nella crescita soprattutto collettivo: la crescita non finisce mai e questo avviene anche grazie agli avversari".
Sul Verona: "Sarà una partita diversa da tutte le altre: loro sono alla ricerca di una struttura che li porti a vincere, non so quindi quali saranno le decisioni di Mandorlini. Noi vogliamo essere noi stessi sempre. Noi non abbiamo fatto punti in una settimana ma non dobbiamo essere condizionati: noi vogliamo prendere ciò per cui lavoriamo".
Su eventuali cambi nella gara di domani: "Penso che abbiamo giocatori di qualità in tutta la rosa, voglio prendere le decisioni migliori sulla base del loro stato di forma. Domani troveremo un avversario in difficoltà ed un campo che non esalta il nostro gioco. Noi però nelle battaglie abbiamo sempre dimostrato di voler lottare su ogni pallone, di dare intensità e velocità al nostro gioco".
Su Bernardeschi: "Un allenatore deve aiutare sempre un giocatore a crescere nella sua intelligenza tattica. Lui può giocare sia come esterna sia come play-maker o mezzapunta. Ha molta voglia di acquisire e di regalare se stesso alla squadra e alla città: quando hai questa attitudine un allenatore deve lavorare su giocatori così".
Sulla visita di ieri a Palazzo Vecchio: "Ringrazio Eugenio Giani per la possibilità che mi è stata data di vivere una parte di Firenze: vedo molti punti in comune tra la stroria e l'arte di Firenze e la squadra: spero di vivere a lungo questa bellezza".
Sull'esclusione di Pasqual: "È stata una scelta mia escluderlo, non stava bene dopo la gara di coppa: tutti come lui hanno la possibilità di giocare".
Sul giocatore che l'ha sorpreso di più: "Non mi piace fare nomi di giocatori: sono situazioni molto personali. Io vedo sempre una crescita di tutti".