.

SOUSA, Sognavo, adesso sono costretto alla realtà

di Redazione FV

Vigilia del derby dell'Appennino in casa Fiorentina: a poco più di 24 ore dal match contro il Bologna, in sala stampa ha preso come di consueto la parola il tecnico viola Paulo Sousa:

Sulla squadra da schierare a Bologna: "Io sceglierò la squadra adeguata che ci possa portare al miglior risultato. Abbiamo una base che voglio mantenere, nella gara col Crotone ho fatto due cambi voluti. Il perché si gioca sabato? Non so perché".

Sulla mancata continuità: "Non credo che sia una questione di livello fisico, a livello mentale dobbiamo crescere e migliorare ma lo stiamo facendo dentro dei limiti individuali. Serve tempo per un processo del genere. Rispetto alla partita col Verona, nella gara con il Crotone ho visto un atteggiamento diverso. L'unica cosa che non è cambiata è stato il risultato e... l'arbitro".

Se è mancato l'apporto di alcuni "big" della rosa: "Non si deve mettere il calciatore singolo in evidenza, anche io come leader devo saper motivare la mia squadra. Nelle partite in questo momento non stiamo trovando i nostri migliori giocatori in forma ma stiamo lavorando molto su questo punto. C'è un miglioramento anche se manca la continuità dei risultati".

Ancora sull'andamento della squadra: "Ultimamente siamo partiti male, ma io non mai nascosto alcune fragilità della squadra a livello di organizzazione difensiva sia a livello collettivo che individuale. Se riusciamo a pressare alto riusciamo a toglierci tanti problemi e questo vogliamo continuare a fare, migliorando anche quando il nostro blocco difensivo è più basso. Quello che è mancato di più nei primi minuti di gara è il gol che riuscivamo spesso a fare dopo pochi minuti. Stiamo lavorando proprio sull'efficacia che dobbiamo avere nelle prime occasioni dopo i primi minuti. Dobbiamo trovare gli equilibri in tutti i sensi".

Sul suo stato d'animo: "Io ho presentato questa stagione con una parola che rispetto allo scorso anno: nel passato campionato ho premuto il tasto sul concetto di "sogno", quest'anno invece parlo di "realtà": certo, non smetto di sognare ma sono molto più realista di quando mi sono presentato alla Fiorentina".

Sulla mancanza di cattiveria della squadra: "Noi non siamo una squadra che lavora solo per difendere e poi controattaccare. La nostra rosa non è costruita per avere certe caratteristiche".

Sul Bologna ed eventuali infortunati: "Abbiamo molta capacità di recupero, a livello emozionale abbiamo dato tanto contro il Crotone per cui siamo forse un po' più stanchi. Davanti ci troveremo una squadra molto organizzata, ma molto compatta ed aggressiva che sa dare il meglio di sé in contropiede. Dovremo essere bravi nella ricerca degli spazi liberi e nella nostra verticalizzazione. Sicuramente avremo meno opportunità rispetto alle ultime tre gare ma dovremo essere bravi a sfruttare quelle che avremo".

Su Babacar e Kalinic: "Baba è ripartito dopo una stagione in cui si è infortunato ed ha lavorato a lungo a parte. In Austria pian piano è stato inserito in gruppo ed adesso sia lui che Nikola hanno più o meno gli stessi minuti da titolare. Baba è un ragazzo che sta crescendo, deve avere la motivazione giusta per continuare a crescere. Deve contininuare a puntare sui giusti stimoli per migliorare. Le scelte che ho fatto su Baba penso siano state corrette, certo... c'è sempre il rischio di sbagliare. Io rifletto prima sulla squadra e poi sui singoli giocatori. Tutto è molto basato sul risultato".