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SPECIALE FV, MONTELLA E I CAMBI DI RUOLO: LE CRITICHE

di Matteo Baldini

Dopo aver analizzato i moduli utilizzati da Montella nella prima parte della stagione (LEGGI QUI) e lo scarso minutaggio dei nuovi acquisti (LEGGI QUI), con la parziale eccezione di chi è rientrato dal prestito, percorriamo un altro aspetto emerso osservando la Fiorentina in questi primi impegni stagionali. Al di là dei moduli adottati da Montella, dal 3-5-2 al 4-3-1-2 passando per il 4-3-3 utilizzato in ogni impegno europeo con eccezione della trasferta di Salonicco, non sono mancate critiche connesse all'impiego di vari giocatori in ruoli insoliti rispetto al passato e con compiti diversi: un aspetto in qualche modo collegato a doppio filo sia alla scelta dei moduli che alla poca fiducia data ai nuovi arrivati. Ma quali sono le critiche mosse nei confronti del tecnico viola per la posizione in cui ha scelto di impiegare gli elementi a sua disposizione?

DIFESA

Partendo dal reparto arretrato, e considerando come da più parti si invochi un utilizzo della difesa a tre, emerge come l'impiego di Gonzalo Rodriguez come centrale in un reparto a quattro venga ritenuto meno congeniale alle caratteristiche del giocatore rispetto ad un 3-5-2 che al contrario potrebbe esaltarne le doti e la tecnica da regista arretrato. A onore del vero, pur con tale schieramento contro la Sampdoria, almeno nel primo tempo visto che nella ripresa il modulo cambiò, il difensore argentino ha fornito comunque una prestazione deludente. Al contempo, e qui si torna al minutaggio carente dei nuovi arrivati, non sono mancati interrogativi sull'utilizzo di Richards: "E' arrivato un terzino destro di livello, perché non schierarlo titolare con continuità in tale posizione?" si è chiesto qualcuno. Tale scelta è stata in effetti compiuta in una sola occasione (escludendo l'Europa League) nelle prime undici giornate di Serie A, la trasferta di Torino terminata 1-1. Richards è stato poi titolare contro la Sampdoria ma in tal caso la difesa era a tre, ed ecco tornare gli appunti mossi a Montella sui compiti assegnati ai protagonisti dell'undici scelto. Da segnalare, infine, che molte critiche sono arrivate anche per le continue conferme nei confronti di Alonso rispetto a Pasqual. 

CENTROCAMPO

In questo caso la rima critica fu subito dopo la prima giornata, quando a Roma partì titolare Brillante. Ma la principale critica mossa nei confronti di Montella si lega al ruolo di regista: Aquilani viene ritenuto da più parti inadatto per assolvere a tale compito, a causa di caratteristiche profondamente diverse rispetto chi, Pizarro, occupa tale posizione da sempre con continuità. Al di là di tale aspetto è emersa poi una critica se vogliamo simile a quella legata a Richards: come si spiega l'acquisto di Badelj sul finire del mercato, anche come alternativa a Pizarro, se poi non si sfrutta fino in fondo tale opportunità per, appunto, spostare anche Aquilani in un ruolo così nevralgico? Molte critiche, sotto questo profilo, sono arrivate in virtù dell'impiego di Pizarro per oltre 90 minuti contro il Paok e il suo ingresso in campo, tre giorni più tardi, solo a metà del secondo tempo della sfida con il Napoli.

ATTACCO

Nel reparto avanzato abbondano i punti controversi e gli appunti nei confronti del mister gigliato. Da un lato, evenienza comunque rara, è stata criticata la scelta di utilizzare Babacar in alcuni frangenti come attaccante esterno in un 4-3-3 (capitò nella gara interna con il Genoa): la presenza di Gomez, in tal senso, ha reso necessari accorgimenti non sempre apprezzati per favorire la convivenza dei due, sacrificando le doti da punta pura del senegalese. Ancor di più si sono fatte sentire voci di dissenso relative a Cuadrado ed Ilicic e sul colombiano le chiavi di lettura sono diverse: da un lato c'è chi diffida dall'utilizzo come seconda punta nel 4-3-1-2, dall'altro c'è chi sostiene che anche con il 4-3-3 ed il 3-5-2 possa risultare troppo oberato da compiti difensivi che tolgono poi lucidità e freschezza nel momento di attaccare. Senza citare le correnti di pensiero che lo vorrebbero più efficace quando parte da sinistra, per arrivare con maggiore facilità al tiro. Passando ad Ilicic, e in tal senso siamo all'attualità, la critica principale si lega ad un impiego come esterno nel 4-3-3 senza che ne rispetti le caratteristiche di rapidità e di corsa necessarie, magari a discapito di un elemento apparso spesso in forma come Juan Manuel Vargas.