SPERIAMO CHE ASTORI SIA BRAVO ANCHE A GUFARE
Credo che tanti di noi, fino a qualche tempo fa, abbiano fatto dichiarazioni che più o meno avevano questo tenore “tanto l’Atalanta si ferma; prima o poi calano, dove vogliono andare; si recuperano perché fra poco scoppiano” ed infatti siamo sempre noi a 10 punti meno in classifica! Il pareggio di ieri non ha cambiato il divario che c’era fra le nostre squadre e, in questo momento, un punto a Bergamo non è da buttare.
Quando la settimana scorsa ho visto gli orobici strapazzare il Napoli, giocando molto bene e raddoppiando quando erano in dieci uomini in campo dimostrando carattere oltre che spessore tecnico, ho pensato con terrore a quello che potevamo subire, visto che l’Atalanta è la squadra più in forma del momento. Invece abbiamo tenuto botta, come si usa dire, anche se con momenti di sofferenza, basti pensare che il migliore in campo è stato Tatarusanu che, con un guizzo pregevole su Petagna, ha salvato il risultato e la faccia della Fiorentina.
Per il resto tanti errori da parte dei nostri ragazzi, poche occasioni da gol, l’unica degna di nota la rovesciata di Kalinic la cui realizzazione è stata annullata per fuorigioco, con un secondo tempo un po’ più reattivo del primo e quindi, alla fine, il pareggio può starci.
Purtroppo non sono questi i punti che abbiamo perso per strada e come tutti gli anni riapriremo il capitolo dei rimpianti, che non porta che mal di fegato!
In questo periodo di nessuna ambizione o obiettivo da raggiungere, a parte i fiduciosi della matematica (materia che non mi è mai piaciuta!) che non vogliono cedere all’evidenza, forse bisognerebbe che gli interpreti viola parlassero meno o stessero attenti a quello che dicono. Premesso che considero Astori il mio capitano ed ho grande stima di lui, trovo le sue affermazioni post partita, sul futuro viola, fastidiose “purtroppo non dipende tutto da noi, dobbiamo solo sperare che le altre perdano più punti possibili per strada”. Chi visse sperando...
E qui si ritorna al motivetto iniziale: è tempo che si confida che quelle davanti (nel pacchetto era inclusa anche la Lazio e in momenti diversi anche le milanesi) cedano, ma il problema è che non andiamo avanti noi, che non c’è continuità, che abbiamo perso (a febbraio) tutti gli obiettivi a nostra disposizione. Gufare non ci ha portato per niente bene!
Adesso non rimane che vivere alla giornata e augurarci di vedere, da qui alla fine del campionato che pare lontanissima, qualche bella prestazione non fosse altro per avvalorare la tesi di Sousa, sconfessata spesso dal campo e dalle sue formazioni, che prevede di lavorare per vincere ogni partita. Fosse stato così, e avesse avuto altri calciatori a disposizione, forse oggi saremo noi quarti in classifica.
La Signora in viola