SPIRITO NUOVO
Le novità arrivate su Pedro ufficialmente riscattato dal Flamengo aprono ufficialmente le danze del mercato viola, e non è un caso che sempre di manovre in attacco si parli. E’ chiaro che con quanto incassato dall’addio al brasiliano la Fiorentina potrebbe tornare sul mercato a cercare una punta, ma intanto le prossime sfide in campionato chiamano alla massima responsabilità tutta la rosa, attaccanti in primis.
D’altronde il poker di gare che attende la Fiorentina da qui alla fine dell’anno è di quelli da circoletto rosso, con l’Atalanta domenica prossima, con la doppietta interna Sassuolo e Verona nel giro di una settimana e con l’ultima del 2020 che sarà allo Juventus Stadium. Roba da affrontare con la leggerezza di chi non ha niente da perdere, ma anche con la consapevolezza che i soliti difetti dovranno come minimo esser mascherati per evitare di subire troppo l’organizzazione degli avversari.
Anche per questo Prandelli si augura di ripartire dalla reazione di nervi che ha portato al pareggio con il Genoa, e più in generale all’ultima mezz’ora di gioco in cui si è finalmente vista un minimo d’intensità da parte dei viola. Certamente serve ancora recuperare la miglior versione di Ribery, e al tempo stesso consentire a Callejon di ritrovare la forma migliore, ma almeno si può riportare da qualche minimo segnale di ripresa lanciato da Vlahovic che lunedì sera c’ha messo volontà e sacrificio come non accadeva da qualche partita.
E soprattutto servirà trovare un diverso e rinnovato spirito di gruppo, un modo più coeso e convinto di esser squadra e di correre in campo, che si tratti di aiutare il compagno in difficoltà o di sacrificarsi per il collettivo rinunciando anche alla propria posizione in campo. Un aspetto certamente da migliorare, il prima possibile a giudicare dal calendario in salita.