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SPURS, Verso il 2016 con il vento in poppa

di Dimitri Conti

Il 2015 del Tottenham va agli archivi consegnando una squadra in ottima condizione all'anno che verrà. L'anno di Premier League ancora non si è concluso (mancano ancora due partite con Norwich e Watford), ma attualmente la formazione di Pochettino occupa il quarto posto, in compagnia del Manchester United e del Crystal Palace, ed ha al passivo solamente due sconfitte, una all'esordio proprio contro i Red Devils e l'altra, che risale a due settimane fa, con il Newcastle tra le mura amiche, dopo una striscia di quattordici risultati utili consecutivi. 

La formazione da considerarsi titolare, basandosi sul minutaggio dei singoli, non è troppo differente da quella dello scorso anno, che si fermò nel suo cammino contro i viola. Sono stati messi a punto accorgimenti volti a coprire quelli che erano i difetti di quella squadra. Dei nuovi acquisti estivi solo Alderweireld Son, più il prodotto della casa Alli, sono scesi in campo con regolarità, anche se Pochettino sta lavorando sull'inserimento degli altri: vedi N'Jie (infortunatosi però negli scorsi giorni, ne avrà per tre mesi) e Trippier in primis. E proprio il primo ha tolto la maglia da titolare a Fazio, tra i protagonisti in negativo dell'ultimo confronto Viola-Spurs (solo 90 minuti in stagione per lui), ed è il giocatore della squadra con più minuti in campo, addirittura più del portiere Lloris. I pericoli maggiori restano davanti: il capocannoniere della squadra Kane, supportato dietro da un trio di tutto rispetto quale "Coco" Lamela-Eriksen-Chadli.

Anche in Europa League il cammino è stato esaltante: il Tottenham ha vinto, grazie a un girone di ritorno fatto di sole vittorie, il proprio raggruppamento, che non era neanche da considerarsi privo di insidie, vista la presenza di due realtà quali Anderlecht e Monaco. Per quanto riguarda le coppe nazionali, il cammino in Coppa di Lega si è fermato subito a settembre contro l'Arsenal, mentre inizierà la sua FA Cup dal 9 gennaio, contro il Leicester di Ranieri. Quella che si approccia al 2016 è una squadra in fiducia, che si è rivelata difficile da affrontare per chiunque (solo 4 sconfitte nelle 24 partite delle tre competizioni disputate). L'urna poteva riservare di meglio alla Fiorentina, che però ha dalla sua i precedenti: non una base, ma una spinta morale.