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STADIO MEZZO VUOTO. PER I COLPEVOLI SÌ CHE CI VORREBBE UNA MULTA

di Sonia Anichini

Non so se sia più deprimente vedere la Fiorentina strapazzata dalla Roma o lo stadio mezzo vuoto, per quello che una volta era definito un incontro di cartello. Scelgo la seconda ipotesi, purtroppo. Nemmeno la presenza di una squadra a noi molto antipatica è riuscita a richiamare i tifosi allo stadio e gli ultimi accadimenti non hanno certo invogliato. Premesso che non mi è chiara quale sia la dinamica e come è stata comminata la multa ai ragazzi della Fiesole per il famoso striscione contro Cognigni, ma una domanda mi sorge spontanea: è questo l’atteggiamento che la società ha intenzione di tenere con i fiorentini? Va bene essere permalosi, ma qui si rasenta il ridicolo. Togliamo anche la voglia di fare qualche striscione, non siamo all’oratorio e spesso i toni sono forti, così la passione, che ha già avuto tante mazzate, si spenge. Si tirano in ballo i colori del calcio storico non avendo mai capito la città!

Ieri, in proporzione, erano più i romanisti che i fiorentini sugli spalti e, complice il maltempo, sembrava proprio un sostegno annacquato. Non manca l’amore, la squadra è uscita dal campo fra i cori ma resta sempre la consapevolezza dell’inadeguatezza di questa squadra a fare un buon campionato e la spada di Damocle della cessione della società non aiuta nessuno. Un clima terribile che ha allontanato tanta gente dal Franchi. 

Non è il risultato che fa arrabbiare perché la partita contro i giallorossi aveva tutti i presupposti per un’imbarcata visto lo stato di grazia del nostro avversario che veniva da un’impresa in C.L., ma gli errori sia tecnici che di atteggiamento che la Viola ha fatto. Devo dire che il primo tempo mi ha meravigliato perché i nostri ragazzi hanno risposto subito al doppio vantaggio di Gerson, primi due gol in serie A del brasiliano e new entry fra coloro ai quali concediamo questo privilegio, e pensavo che forse proprio una giornataccia non sarebbe stata. In settimana eravamo tutti preoccupati della presenza in campo di Gaspar (non ce ne voglia), ma è stato il suo compagno di sinistra a vedere i sorci verdi col giovane Gerson. Biraghi ha poi fatto l’assist a Simeone e non porta la croce da solo perché tutto il reparto difensivo è stato in difficoltà, come il centrocampo che ha anche perso Badelj e non so se solo per l’infortunio. Pioli è preoccupato per il croato e noi con lui perché è sparito quel calciatore che avevamo apprezzato e degni sostituti non ce ne sono. 

La seconda parte della gara è stata una pena assoluta anche perché Di Francesco ha ridisegnato la Roma con tre ingressi come Perotti (in gol), Strootman e Defrel e noi abbiamo risposto con Sanchez, Babacar ed Eysseric. Non è sarcasmo, ma la triste constatazione di quello che è lo spessore dei calciatori che compongono la nostra rosa. In questa ottica, mi fa sorridere la dichiarazione di Pioli che prende a modello la Sampdoria e ricordare che la squadra blucerchiata è stata fatta da Pradè, mentre qui Corvino gli ha messo a disposizione uomini che lui neanche considera (allenandoli avrà i suoi buoni motivi). Ah, se si potessero fare multe anche noi tifosi… 

La Signora in viola