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Non c'è riuscito Babbo Natale, non ci riuscirà certamente nemmeno la Befana. Per i tifosi viola le feste natalizie hanno portato serenità e ottimismo ma niente che si avvicinasse al valore di un bomber come Mario Gomez. Perchè se ci eravamo lasciati, dopo la vittoria con il Sassuolo, con l'intima speranza di rivedere il tedesco già da domenica contro il Livorno, all'inizio del nuovo anno l'incertezza sulle sue condizioni non è poi cambiata più di tanto.
Escluso il "netto miglioramento" del problema al tendine a "zampa d'oca" comunicato due giorni fa, capire come stia realmente Mario Gomez resta al momento esercizio complesso. Persino pericoloso se si considera la pioggia di previsioni sul rientro, cadute pressochè ininterrottamente da un paio di mesi a questa parte. Previsioni, quest'ultime, tutte costantemente smentite dall'assenza di Super Mario, anche per via dei suoi viaggi in Germania.
Secondo il poco che trapela da casa viola (con il gruppo che spontaneamente ha deciso di andare in ritiro per prepararsi al meglio per il derby con il Livorno) Gomez sta facendo il possibile per rientrare in gruppo almeno dalla prossima settimana e mettere nel mirino o la sfida con il Torino o quella successiva contro il Catania, ma sotto questo profilo dare scadenze o certezze è, come detto, persino rischioso. Perchè sevirà attendere ulteriori comunicazioni, e soprattutto le risposte fisiche, che arriveranno oggi, ai carichi aumentati nella giornata di ieri lavorando in palestra.
L'attesa prosegue, perciò, evitando nel frattempo di farsi troppe domande su cosa non sia funzionato (o cosa non stia funzionando) e soprattutto evitando di guardare altrove, tipo a Torino, dove Pirlo è in via di rientro dopo un'infortunio con identica diagnosi datato 2 dicembre (LEGGI QUI).