.

STAND-BY

di Tommaso Loreto

Non semplice star dietro alla Fiorentina di questi tempi. Va in archivio una settimana fatta di silenzi, riunioni, cene e confronti. Dalle indicazioni di una riunione che si sarebbe svolta il primo maggio a un incontro serale (LEGGI QUI) per arrivare alla visita di Andrea Della Valle. Un balletto di rumors, scenari, ipotesi, legati tra loro soprattutto dall'indicazione di "non voler comunicare nessuna iniziava o decisione fino a fine campionato". L'annuncio di un rinvio, di fatto, proprio mentre i protagonisti in causa attendono quelle decisioni definitive che necessariamente Diego Della Valle in primis dovrà prendere. 

E' del resto questo il momento che vive la Fiorentina, in stand-by precario per un risultato positivo che non arriva e una ristrutturazione tutta ancora da chiarire e disegnare. Con svariate posizioni che come già capitato non necessariamente collimano. Le strade da imboccare in pratica sono più d'una, si tratta di capire se e come il club ha deciso - o deciderà. Dall'attesa che sia lo stesso dg a prendere atto del fallimento sportivo facendosi da parte fino al limitarsi alla semplice conferma di un gruppo di lavoro (anche se cambiato negli approcci decisionali e negli equilibri) a oggi, pare che tutto sia possibile. Ritorno di Corvino a Lecce incluso se i salentini centrassero la Serie A.

Intanto, dopo la visita di ADV, sembra meno precaria la sua posizione, con una linea che lo vorrebbe meno autonomo rispetto a indicazioni e richieste di Montella, ma pur sempre al suo posto anche nella prossima stagione. Di sicuro oggi la certezza è proprio il tecnico, il suo ruolo è destinato ad ampliarsi, come e quanto in sintonia con le metodologie corviniane resta argomento tutto da scoprire. Un po' per caratteri, un po' per visioni, trovare il giusto mix tra esigenze del mercato e richieste del tecnico non è mai stato semplice in casa viola. Nemmeno in tempi recenti. 

Dall'altra parte andrà infine capito anche quali disponibilità consentiranno all'inedito duo di muoversi sul prossimo mercato, come e quanto nei confronti del valore della squadra attuale (avranno visioni simili su chi trattenere e chi no?) e se i paletti del monte ingaggi si sposteranno o meno. Questioni che non necessariamente tirano in ballo la dirigenza, ma semplicemente una proprietà chiamata a prendere una scelta probabilmente non ancora del tutto maturata. D'altronde se qualcosa sul futuro viola si è capito, è che ancora niente è deciso.