.

STATI D'ANIMO OPPOSTI

di Marco Sarti

Tra mille ed una difficoltà la Fiorentina si prepara alla sfida contro il Bologna di martedì prossimo. Una sfida per niente facile, quella contro Di Vaio e compagni, visto che i rossoblù hanno appena due giorni fa giustiziato la sommessa Inter di queste ultime giornate. Una gara strana quella di San Siro, con l'Inter vicina al gol più volte e poi trovatasi sotto di due gol in due minuti. Da lì la gara si è messa sui binari giusti per la banda di Pioli. Tre punti che hanno fatto morale, come confermato quest'oggi da Mudingayi, spavaldo nel presentare la prossima sfida coi viola. "Non abbiamo paura di nessuno - ha detto il centrocampista belga - siamo andati a San Siro senza timore, scenderemo in campo contro la Fiorentina ugualmente. Vogliamo fare punti" Dichiarazioni audaci dunque, che fanno da contraltare a quelle di parte fiorentina del post gara di Napoli. "Siamo una squadra che deve sempre stare bene al 100% per giocare bene. Non vogliamo illudere nessuno ma stare vicini alla squadra e portare fino in fondo la baracca”. Questo il Delio Rossi pensiero, e non poteva essere altrimenti dopo uno zero a tre contro il Napoli che sapeva di resa davanti alla forza avversaria.

Due stati d'animo diversi dunque, derivati da risultati diametralmente opposti e, probabilmente, inaspettati. Da una parte la Fiorentina che avrebbe potuto, con un risultato positivo col Napoli, ripresentarsi nella parte destra della classifica con rinnovata forza, dall'altra il Bologna, designata vittima sacrificale di una Inter che aveva la vittoria come unico risultato utile. La realtà però certe volte supera la fantasia: i rossoblù vincono tre a zero e i viola vengono battuti per tre a zero e adesso, sul versante toscano dell'Appennino, si fa fatica a ricomporre quel vaso i cui cocci si sono rotti ormai qualche anno fa mentre a nord di Roncobilaccio gli obiettivi stagionali sembrano sempre più vicini anche in anticipo sulla tabella di marcia.

Nel mezzo un derby che arriva al momento giusto, tra due giorni Bologna-Fiorentina e starà ai viola ritrovare immediatamente quel minimo di fiducia necessaria per invertire la tendenza e magari riprendere un cammino interrotto ormai tanto, troppo, tempo fa. Più facile a dirsi che a farsi, ma la Fiorentina ha l'obbligo di provarci (e riuscirci) perché da qua a fine anno mancano ancora tante partite e la disaffezione dei tifosi rischia di diventare clamorosa tanto quanto quella Curva Ferrovia, sempre più vuota e fredda come mai era capitato di vedere.