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STERILITÀ OFFENSIVA

di Giacomo Iacobellis

E' una Fiorentina che non sa più trovare la via della rete. La stagione 2014/2015 ha regalato ai viola una ritrovata solidità difensiva (terza miglior difesa del campionato con sole 14 reti subite dopo Juventus e Roma), ma, allo stesso tempo, ha tolto concretezza ed efficacia in area avversaria al tiqui-taka viola.

Dopo un anno passato ai box, questa doveva essere l'annata di Mario Gomez, ma il panzer, vuoi per una forma fisica ancora da recuperare vuoi per un po' di sfortuna sotto porta vuoi per qualche difficoltà psicologica di troppo, in questi primi quattro mesi è riuscito a iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori solamente in un'occasione (contro il Cagliari di Zeman il 30 novembre), nonostante i 986 minuti giocati tra Serie A ed Europa League. Con Pepito Rossi out per infortunio da agosto e arruolabile solamente a partire da marzo, è toccato quindi al giovane Babacar (classe 1993) prendersi sulle spalle il peso dell'attacco gigliato. Non è un caso che l'attuale capocannoniere della Fiorentina sia proprio il senegalese con 4 reti. Qualche acciacco fisico ha però fermato anche lui, così come il promettente Bernardeschi, per il quale lo stop sarà molto più lungo.

Nel complesso così i centri stagionali in Serie A della squadra viola sono davvero pochi se paragonati a quelli delle altre dirette concorrenti al terzo posto. La Fiorentina ha infatti segnato 21 reti in 17 partite con una media gol di 1,2 gol a partita, mentre tutte le compagini che la precedono in classifica vantano un bottino di reti all'attivo più ampio: Juventus 35 gol, Roma 29 gol, Lazio 31 gol, Napoli 32 gol, Genoa 23 gol, Sampdoria 22 gol, Milan 26 gol, Palermo 27 gol. Anche l'Inter, sul quale la Fiorentina è in vantaggio di due punti in classifica, ha fatto meglio dei viola con 26 centri.

A influenzare negativamente la partita di ieri è stato proprio il problema dei gol e non certo quello relativo al portiere. Il caso Neto ha sconvolto sì gli animi nello spogliatoio, ma Montella ha già dato piena fiducia al numero 1 della Nazionale rumena Ciprian Tatarusanu, un portiere che da molti viene considerato di pari livello al brasiliano. In occasione del gol segnato da Costa l'estremo difensore viola non è stato forse esente da colpe, ma per il resto della partita Tata non è mai stato impegnato seriamente da un Parma allo sbando e incapace di pungere. Mister 15 milioni (più bonus) Mario Gomez si è invece dimostrato ancora una volta non all'altezza: un pistolero senza munizioni che non riesce mai a capitalizzare le poche occasioni da rete che gli capitano. Nel primo tempo della gara di ieri si ricordano un calcio di rigore strappato ai compagni nella fase clou del match, ma sparato centralmente tra le braccia di Mirante, e un gol facile facile sbagliato a tu per tu col portiere gialloblù. Nel torpore generale della ripresa di Mario Gomez non è invece neanche pervenuta traccia.

Per ambire alle posizioni più nobili in classifica servirà dunque una rapida e netta inversione di tendenza già dalla sfida di domenica prossima contro il Palermo. Babacar non può essere considerato il salvatore della patria e la pazienza di Firenze e della Fiorentina nei confronti di Mario Gomez sta davvero per finire. Se il panzer non riuscirà presto a ritrovare la continuità di prestazioni e di reti messa in mostra negli anni gloriosi della sua carriera in Germania, gli uomini mercato viola saranno costretti a ricorrere alla campagna acquisti per portare a Firenze non solo una seconda punta, ma pure un centravanti capace di garantire alla causa almeno una decina di reti (il nome più gettonato è quello dell'ex Alberto Gilardino). Sempre in attesa delle cessioni e del rientro di Pepito Rossi.