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STIPENDI BOOM: I VIOLA DI NUOVO TRA LE SETTE SORELLE. ECCO IL CONFRONTO CON IL PASSATO

di Andrea Giannattasio

L’immancabile (e utilissimo) specchietto riassuntivo che ogni anno offre La Gazzetta dello Sport a proposito del monte ingaggi dei 20 club di A permette, anche in questa stagione, di trarre già oggi le prime conclusioni su quello che è stato l’operato di Daniele Pradè nel corso di questa estate extra-large sul fronte mercato e su quello che è l’indirizzo che la proprietà viola ha intenzione di dare in vista dei prossimi anni. Due sono i dati che balzano all’occhio guardando quello che è il tetto salariale lordo della Fiorentina versione 2020/21: rispetto all’anno scorso gli stipendi sono cresciuti di circa 5 milioni (il totale è passato da 50 milioni ai circa 55 attuali) e per la prima volta negli ultimi sei anni il club viola ha superato la quota 50 milioni per il suo monte ingaggi (l’altissima cifra citata pochi giorni fa in conferenza stampa dal ds viola - 70 milioni - tiene conto anche dell’ingaggio di Iachini e del suo staff, più quello di Montella e il suo team ancora a libro paga dei viola per una stagione). 

L’ultima volta che il monte ingaggi aveva raggiunto una cifra così (e allora fu ancora di più alta) è stato nella stagione 2014/15, quando lo stesso Daniele Pradè varò la terza (e ultima) Fiorentina del primo ciclo Montella, che al termine di quella stagione (che portò in dote un quarto posto, una semifinale di Europa League e una di Coppa Italia) fu esonerato. Allora la cifra totale fu 59 milioni di euro ma da quel momento, complice la spending review messa in atto dalla precedente proprietà, prima per mano dello stesso Pradè nella stagione successiva poi con il massiccio “contributo” di Corvino, il monte ingaggi è progressivamente sceso passando prima a 47 (ultima stagione di Pradè a Firenze) e poi con l’arrivo del dirigente salentino a 42 (seconda e ultima annata di Sousa in viola) fino a toccare quota 35 e 37 due anni fa (biennio di Pioli), dove nel 2018 si è toccato un impercettibile segnale di rialzo che non è però coinciso con gli obiettivi sportivi del club.

Ciò che però quest'anno - in virtù dell’evidente scarto economico con la scorsa stagione, ovvero come detto circa 5 milioni di stipendi in più - cambia in modo chiaro rispetto a 365 giorni fa è la posizione del monte ingaggi viola all’interno del panorama della Serie A. Alla luce degli investimenti pesanti fatti con i parametri 0 (Callejon, Bonaventura e Borja Valero) e gli acquisti a peso d’oro di Amrabat e Martinez Quarta, quello della Fiorentina passa dall’essere l'ottavo tetto salariale del campionato italiano alla settima posizione, ovvero in "zona Europa". Davanti ai viola, il cui carico di responsabilità in questo campionato adesso aumenta e non poco, restano, oltre all’inarrivabile Juventus, l’Inter, la Roma, il Milan, il Napoli e la Lazio. Viola, dunque, pronti a candidarsi come settima forza del campionato e a puntare ai preliminari di EL? Al campo l’unica vera sentenza. 

Questo l'elenco degli ultimi dieci tetto-stipendi lordi in casa Fiorentina (oltre a quello attuale) con i protagonisti dell'annata:

Monte ingaggi 2020/2021: 55 milioni (ds: Pradè | allenatore: Iachini)
Monte ingaggi 2019/2020: 50 milioni (ds: Pradè | allenatore: Montella-Iachini)
Monte ingaggi 2018/2019: 37 milioni (dg: Corvino | allenatore: Pioli-Montella)
Monte ingaggi 2017/2018: 35 milioni (dg: Corvino | allenatore: Pioli)
Monte ingaggi 2016/2017: 42 milioni (ds: Corvino | allenatore: Sousa)
Monte ingaggi 2015/2016: 47 milioni (ds: Pradè | allenatore: Sousa)
Monte ingaggi 2014/2015: 59 milioni (ds: Pradè | allenatore: Montella)
Monte ingaggi 2013/2014: 52 milioni (ds: Pradè | allenatore: Montella)
Monte ingaggi 2012/2013: 39 milioni (ds: Pradè | allenatore: Montella)
Monte ingaggi 2011/2012: 37 milioni (ds: Corvino | allenatore: Mihajlovic-Rossi)
Monte ingaggi 2011/2012: 41 milioni (ds: Corvino | allenatore: Mihajlovic)