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STORIA VIOLA, Buon compleanno mitico "Uccellino"

di Stefano Borgi

Lo chiamavano "Patorozu" (da un personaggio dei cartoni animati) piuttosto che "El Camion". Arrivò in Italia con la fama dello sfondatore di reti, di quello che vive per il gol. Stiamo parlando di Oscar Alberto Dertycia, nato a Cordoba il 3 marzo 1965 e sbarcato a Firenze nell'estate del 1989 per far coppia con Roberto Baggio al centro dell'attacco viola. Il 19 novembre di quell'anno a Firenze arriva il malcapitato Ascoli per la 12° giornata di campionato e "Oscarone" (ennesimo soprannome per l'argentino) finalmente si sbloccò realizzando una doppietta. A fine stagione saranno, però, solo 4 i gol su 19 partite prima di un infortunio gravissimo contratto in Coppa Italia contro il Napoli. Per la cronaca contro i bianconeri marchigiani, fece mirabilie (come al solito) il "Divin Codino" con una tripletta d'altri tempi, per il 5-1 finale, ma per una volta era giusto accendere le luci della ribalta su un giocatore che, ahilui, non ebbe fortuna a Firenze. Spalanchiamo invece, fari e riflettori e stendiamo tappeti rossi per il personaggio che andiamo ora a presentare e che, oggi, 19 novembre, compie 74 anni, vale a dire Kurt Hamrin. Nato a Stoccolma nel 1934, per lui parlano i numeri. In viola dal 1958 al 1967, mise insieme 289 presenze in campionato con 151 gol, 2 coppe Italia (61' e 66'), 1 Coppa delle Coppe (1961) ed una Mitropa Cup (1966). Lo chiamavano "uccellino" e definendolo un campione gli facciamo un torto perchè Hamrin, con la maglia viola addosso, è stato un simbolo, un esempio, in una parola, la storia della Fiorentina.


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