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STORIA VIOLA, Show di Edmundo all'Inferno e ritorno

di Stefano Borgi

Da 0-2 a 2-2 contro la Juventus. Lo show di Edmundo. La rete di Rebonato, ancora contro la Juventus. Sono questi i titoli, per dirla in maniera giornalistica, del 17 gennaio viola. Ma andiamo con ordine. E' il 1990, l'anno delle notti magiche, l'ultimo anno di Roberto Baggio col giglio sul petto, in definitiva un anno strano per la Fiorentina, fragile in campionato ma implacabile in coppa Uefa. E quella partita contro la "vecchia signora" non fece eccezione. Pronti via e la Juve è già in vantaggio. Segna Nicolò Napoli al 2' subito bissato dallo "Zar" Zavarov, che affonda la lama nel burro della difesa viola. Partita compromessa? Nient'affatto, anche perchè quando c'è di mezzo la Juventus la Fiorentina è capace di qualsiasi impresa. E impresa fu. Il "Divin Codino" riduce le distanza al 63' su rigore ed il capitano, al secolo Sergio Battistini, pareggia 9 minuti dopo, di testa, beffando Tacconi con una parabola a "planare". 2-2 il finale con la Fiorentina che nel recupero sfiora addirittura la vittoria. 17 gennaio 1999, Fiorentina-Cagliari e...benvenuti all'Edmundo show. Viola primi in classifica, reduci dalla sconfitta di Roma con la Lazio, chiamati alla riscossa in vista del traguardo di Campioni d'inverno. Batistuta, al 7', porta subito avanti i gigliati, che vengono raggiunti e superati con le reti dell'uruguaiano O'Neill e De Patre. Siamo al 58' e fino a quel momento assente ingiustificato... "O'Animal che stava giocando una partita a se, indolente e a tratti irritante (fra l'altro da un suo banale errore era nato il contropiede che aveva dato il via al secondo gol degl'isolani). All'improvviso la follia. Il brasiliano raccoglie una palla al limite dell'area, "baila" fra due avversari e lascia partire un fendente di sinistro che si insacca, imparabile, alla sinistra del portiere rossoblù. Edmundo non festeggia, confermando la "luna storta" e comunque fa 2-2 e palla al centro. Manca un quarto d'ora alla fine, la Fiorentina con rabbia e determinazione si riversa nell'area avversaria e ci pensa (come sempre) il "Re Leone", con una mirabolante doppietta, a fissare il risultato finale sul 4-2.

 

Chiudiamo con il ricordo del gol alla Juventus di Stefano Rebonato, per tutti "Rebo-gol". Proveniva dal Pescara in serie B (arrivò in coppia col mediano Roberto Bosco) dove l'anno precedente si era laureato capocannoniere. Grandi credenziali quindi, ahimè ben presto disilluse. Unico lampo quel gol ai bianconeri, il 17 gennaio del 1988. Juve in vantaggio al 19' con gol di De Agostini, favorito dall'ennesima papera stagionale di Landucci. Al 58', imbeccato da Contratto, fugge sulla destra Ramon Diaz che crossa radente in mezzo all'area dove, invero rapace, si fionda sulla palla "Rebo-gol" che realizza l'1-1. Sarà la classica rondine che non fa primavera. Rebonato segnerà solamente un altro gol, a Roma alla terz'ultima giornata, e nulla più. Una delle tante meteore in maglia viola.


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