STRADE ALTERNATIVE
Resta indigesto il gol incassato nel finale della gara di Genk, boccone amaro in una trasferta in cui la Fiorentina si era posta con la sicurezza che l’anno scorso le aveva consentito di superare quasi tutti gli ostacoli. Così in linea con un inizio di stagione che non pare conoscere vie di mezzo è stato nuovamente l’allenatore a finire sul banco degli imputati, coinvolto nella critica per una difesa che prende troppi gol e due attaccanti che invece non ne hanno proprio segnati.
E se da un lato è giusto dare il tempo necessario ai nuovi di ambientarsi e calarsi nelle richieste del proprio tecnico, dall’altro le domande sull’impiego di Beltran, o le difficoltà di Nzola, cominciano a farsi strada lungo le incertezze che han limitato il rendimento dei viola. La rimonta patita in casa dal Lecce, quella arrivata in Belgio, e qualche altro passaggio a vuoto sembrano essere oggi i primi aspetti sui quali intervenire per interrompere il prima possibile qualsiasi ulteriore spreco.
In tal senso il fitto calendario che attende la Fiorentina, impegnata in due trasferte consecutive prima del match interno con il Cagliari a inizio ottobre, potrebbe dare una mano all’allenatore viola nel cercare alternative, anche d’impostazione, pur gestendo le proprie convinzioni con le caratteristiche dei singoli. Non una rivoluzione tattica, visto che poi nelle gare fin qui giocate si è visto anche molto di buono, ma più strade alternative da percorrere anche alla luce di una condizione di Nico Gonzalez più che incerta.
E più in generale correttivi efficaci che magari consentano ai due nuovi attaccanti arrivati in estate di prendere tutt’altra strada rispetto ai predecessori, i cui numeri sono rimasti deficitari per tutta la passata stagione.