.

STRATEGIE DI UN MERCATO LUNGO: CACCIA AL GOL PERDUTO

di Pietro Lazzerini

Questi giorni di festa hanno permesso a Pradè di ricaricare le pile in vista del lungo mese di mercato che lo attende. Il direttore sportivo viola ha ricevuto decine di telefonate e quindi è stato comunque un Natale di lavoro, ma almeno, vicino ai propri cari, ha potuto prendere fiato prima di una lunga apnea. Sì perché se qualcuno si aspetta che il mercato invernale viola sia pronto a decollare e terminare nel giro dei primi giorni di gennaio, si sbaglia. Servirà pazienza e probabilmente, come spesso accade, l'ultimo acquisto arriverà molto vicino al gong del 31. 

Intanto la priorità resta l'attaccante. Pedro verrà sacrificato per il bene dei gol che mancano all'appello. Il brasiliano ha diverse richieste, addirittura una a titolo definitivo che porterebbe nelle casse della Fiorentina più di quanto abbia speso in estate. Il colmo se si pensa ai pochi minuti disputati dal giocatore da quando ha messo piede in città. I viola sono più orientati per il prestito, ma in un mercato così nevrotico e soprattutto con la squadra che ha così bisogno di rinforzi, è impossibile escludere a prescindere qualsiasi soluzione. 

Al posto dell'ex Fluminense si prenderà un attaccante subito pronto per entrare in campo da titolare. Un giocatore che conosca il campionato italiano e che possa portare immediatamente qualche gol certo vista la carenza di questa prima parte di stagione. Cutrone è in cima alla lista e nel giro di un paio di giorni il suo procuratore comunicherà alla Fiorentina se e come potrà essere acquistato. Se non dovesse essere semplice da raggiungere, Zaza e Petagna sono le alternative ma non sono gli unici nomi presi in considerazione. I dirigenti viola stanno pensando a ogni evenienza. Dal ritorno di fiamma per Llorente a un pensierino per Piatek che però, per il momento, pare essere fantamercato per svariati motivi, tra cui la volontà dei rossoneri di trovare il modo giusto di valorizzarlo per poi riportarlo a casa e magari anche di farlo senza rafforzare, immediatamente o anche per il futuro, una potenziale diretta concorrente. Quel che è certo è che è definitivamente caduta la candidatura di Kalinic, che forse era stato utilizzato anche come nome per tastare il polso di una piazza in fermento. 

La Fiorentina ha bisogno di un numero 9 vero e proprio, che possa garantire una decina di gol da qui alla fine dell'anno. Il casting non è chiuso e, anche se ci sono delle preferenze evidenti, come la punta del Wolverhampton, è vero anche che l'occasione fa l'uomo ladro e in questo mercato di riparazione, i dirigenti viola dovranno vestire i panni di Lupin e Jigen per salvare la squadra e rilanciarla il prima possibile.